I 'muscoli', fino ad oggi, li ha mostrati soltanto Kim Jong-un. Incurante delle innumerevoli risoluzioni ONU, il regime nordcoreano lancia un altro missile. Stavolta si tratta di uno Scud, il modello più conosciuto di missili a corto raggio. Partito da Wonsan, avrebbe percorso circa 450 km prima di inabissarsi nelle acque del Mare del Giappone. In fin dei conti, c'è da pensare che la Corea del Nord stia passando in rassegna tutto l'arsenale: si tratta infatti del terzo missile di modello diverso lanciato in poche settimane.
Risposta al G7, minaccia alla Corea del Sud
Vista nell'ottica della delicata partita a scacchi che si sta 'giocando' in estremo oriente, l'ennesima provocazione di Pyongyang nasce come risposta al G7 di Taormina. Nel corso del vertice, i leader presenti in Sicilia non hanno fatto altro che conformarsi a quanto già espresso dall'ONU. "La Corea del Nord è una minaccia in crescita di grave natura alla pace internazionale", hanno concordato. Una minaccia soprattutto per la vicina Corea del Sud, in dispregio alla mano tesa del nuovo presidente sudcoreano Moon Jae-in che aveva espresso l'intenzione di cercare nuove vie diplomatiche verso Pyongyang fin dal giorno del suo insediamento. La risposta della Corea del Nord è stata piuttosto eloquente: sono i tre i test missilitici effettuati dal regime dopo le elezioni a Seoul.
L'evoluzione dello Scud
Lo Scud è il più noto tra i missili a corto raggio ed è anche piuttosto datato. Messo a punto dall'esercito sovietico all'inizio degli anni '60, rappresenta un'evoluzione diretta dei famosi V2 utilizzati dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale. Relativamente ad operazioni belliche, gli Scud furono molto utilizzati dal regime di Saddam Hussein durante la prima guerra del Golfo nel 1991.
Il modello nordcoreano, pur avendo caratteristiche simili all'originale sovietico, ne rappresenta un'ulteriore evoluzione: viene infatti definito Scud-ER (extendend range) ed è in grado di percorrere il doppio dei km rispetto allo Scud tradizionale. Lanciato in maniera canonica, infatti, è grado di raggiungere non solo la Corea del Sud, ma anche i mezzi navali statunitensi sempre più numerosi intorno alla penisola coreana e, inoltre, di mettere nel mirino il Giappone.
I lanci recenti
I tre missili lanciati dalla Corea del Nord nell'ultimo mese, pertanto, sono di modelli ben diversi. Il primo, il più imponente, è stato un Hwasong 12, vettore a medio-lungo raggio che potrebbe percorrere teoricamente fino a 4.500 km. Il secondo lancio ha riguardato il missile terra-aria a medio raggio Pukguksong 2 del quale il governo nordcoreano avrebbe ordinato la produzione di massa.