Recentemente è morto lo storico fondatore del colosso svedese Ikea, il 91enne Ingvar Kamprad. Kamprad sarà ricordato per essere stato uno dei più influenti e ricchi imprenditori svedesi e mondiali, nonché per la sua attività di filantropia avviata con la creazione dell'ikea Foundation. Inoltre, Mr Ikea potrà venire ricordato per il suo atteggiamento estremamente modesto e la sua rigorosa dedizione all'etica del risparmio ma anche per alcuni aspetti controversi come il suo passato di simpatizzante dell'ideologia e del regime nazionalsocialista della Germania.

Tali aspetti sono stati ricordati in diverse testate giornalistiche internazionali, tra cui l'italiana 'La Repubblica'.

La militanza di Mr Ikea nel movimento filonazista svedese

Come riporta un articolo della stessa 'Repubblica' dedicato al tema, il giovane Kamprad rimase affascinato dal nazionalsocialismo hitleriano e decise di militare tra le fila dei seguaci svedesi del Fuhrer. Più specificatamente, Mr Ikea si iscrisse al partito del 'Nuovo Movimento Svedese'(Nysvenska Rorelsen), un partito di chiara ispirazione fascista e nazionalsocialista. Inoltre, l'imprenditore non fu mai sanzionato per il suo passato di simpatizzante filonazista e divenne sempre più influente anche durante la presidenza di due storici leader della sinistra svedese, i socialdemocratici Tage Erlander e Olaf Palme.

L'amicizia con Per Engdhal e le scuse per il passato nazista

Durante la Seconda Guerra Mondiale e il dopoguerra Ingvar Kamprad fu un grande amico dell'allora influente leader del Nysvenska Rorelsen Per Engdhal, in seguito diventato uno dei più attivi teorici svedesi dell'estrema destra tendente al neofascismo paneuropeo rappresentata da movimenti come l'European Social Movement.

Come riportato sempre da 'Repubblica', Kamprad rimase stretto amico di Engdhal almeno sino agli anni cinquanta e lo elogiò dopo la morte, avvenuta nel 1994. Oltre a tale particolare, c'è comunque da segnalare che lo stesso Ingvar Kamprad definì il suo passato filonazista come l'errore più grave della sua vita e definì la militanza nel movimento nazista come 'follia della giovinezza'.

A proposito di ciò, c'è da dire che qualche anno fa avevano fatto relativo scalpore le voci che sostenevano che in realtà Mr Ikea rimase seguace del nazionalsocialismo anche dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale.