Cortei, manifestazioni e all'improvviso scontri e sassaiole. È successo a Piacenza poi a Torino, ieri nel giorno in cui migliaia di persone sono scese in piazza contro il razzismo e la violenza, da nord a sud, a partire da quella città, Macerata, in cui lo scontro ha scatenato il far west nelle strade, il clima si surriscalda, la rabbia prevale negli animi, nelle piazze con la paura che possa travalicare ancora.
Dieci uomini contro 400
A Piacenza una manifestazione contro l'apertura di una sede di Casapound si è trasformata in guerriglia, i centri sociali da una parte, la polizia e i carabinieri dall'altra.
Scudi strappati dalle mani usati come clave, un agente circondato e preso d'assalto: è rimasto contuso. Grida, fughe. A Torino un gruppo si è staccato dal corteo antifascista nel giorno del ricordo delle Foibe e ha iniziato lanci di sassi e bottiglie contro le forze dell' ordine. E anche nella Macerata che dice no a tutto questo, qualcuno ha pensato di rivendicare l orrore delle Foibe con quelle morti a stento riconosciute dopo decenni.
'Tutta questa rabbia va fermata'
Partiti, sindacati, sigle della sinistra, Emergency, tutti presenti in forze a Macerata per un corteo sotto le mura, tutto sommato era tranquillo. A rovinare tutto alcuni centri sociali con cori offensivi e oltraggiosi verso le Foibe.
Proprio nel giorno in cui se ne ricordava l'eccidio, hanno anche cercato di scalare una gru con un fumogeno acceso ma alla fine hanno rinunciato. Polemiche tra i presenti per l'assenza di pezzi importanti delle istituzioni, come il sindaco Carancini. I partigiani dell'AMPI ufficialmente non hanno partecipato ma le bandiere erano tante.
Hanno sfilato inoltre in diecimila in una città blindata con scuole chiuse, mezzi pubblici fermi e molti negozi a serrande abbassate.
PD sotto attacco
Da tutti i fronti, da sinistra per non aver partecipato alla manifestazione, dice Fratoianni e da destra con il leader della Lega Salvini che dai social attacca: "il pericolo sono i così detti antifascisti che inneggiano alle foibe" Da Novara osserva: "Mi vergogno che nel giorno in cui vengono fermati tre nigeriani per aver ucciso e massacrato una ragazza italiana ci sia la sinistra che sfila in piazza contro il razzismo."
Tra i democratici serpeggia l'imbarazzo, il ministro dell' interno Minniti tuona "In Italia il fascismo è morto".
Renzi si difende, ricorda come lo stesso sindaco di Macerata avesse chiesto di evitare la manifestazione per rispetto della città, che il partito sarà alla manifestazione del 24 dell' Ampi, che Traini ha sparato anche alla sede del pd del capoluogo marchigiano poi passa al contro attacco del centro destra.