Colpita alla tempia prima della morte, questo è il nuovo particolare che sarebbe emerso dalla seconda autopsia eseguita ieri sui resti del corpo di Pamela Mastropietro. A rivelarlo, il professore Mariano Cingolani che ha guidato l'equipe medica, un elemento che potrebbe cambiare il quadro probatorio. Si inizia dunque a parlare di morte violenta per la diciottenne romana, secondo il professore Cingolani che in passato ha seguito anche i casi di Englaro, Pantani e Meredith Kercher Ci sarebbero dati che conforterebbero queste ipotesi, si parla di segni di violenza quando Pamela era ancora viva.
Il procuratore capo di Macerata Giovanni Giorgio in un comunicato si era limitato, ieri sera, a chiarire che sul corpo non c'erano quantità di sangue e urine sufficienti per risalire alle cause della morte, ne per accertare la violenza sessuale. Questa mattina il criminologo Domenico Mazza che ha partecipato all'autopsia ha spiegato che il corpo è stato sezionato in modo scientifico, in Nigeria non è una pratica inusuale ma sicuramente chi ha smembrato il corpo di Pamela ha impiegato almeno 8/10 ore e non poteva essere solo in quella mansarda. Nuovi esami verranno eseguiti la prossima settimana, ci vorranno giorni prima di arrivare alla verità 'Ma ci arriveremo' promette chi indaga 'lo dobbiamo a Pamela'.
La rivolta di Macerata,via alle tensioni
Romano Carancini sindaco di Macerata aveva chiesto alle forze politiche di scegliere il silenzio e rinunciare a nuove manifestazioni per provare a stemperare il clima di tensione cresciuto dopo la morte di Pamela Mastropietro e la successiva sparatoria razzista di Luca Traini, è accaduto il contrario con la città piombata ora più che mai al centro dell' agenda politica e non mancano polemiche, tensioni e preoccupazione per l'ordine pubblico.
Il raduno non autorizzato di Forza Nuova presente con decine di militanti e il leader Roberto Fiore, si è concluso con momenti di tensione tra attivisti e polizia nella centralissima Piazza della Libertà. Inizialmente la manifestazione era prevista in un altro luogo del centro, ma gli attivisti di estrema destra hanno deviato il percorso anche perché lungo l'itinerario previsto si erano nel frattempo radunati gruppi di sinistra urlando slogan anti fascisti, a quel punto è partita la carica degli agenti per evitare che i due fronti entrassero in contatto.
Al termine dei tafferugli si sono contati sei contusi, dieci persone sono state portate in questura per il riconoscimento, potrebbero essere denunciate per aver violato le disposizioni del questore dopo il divieto annunciato dalla prefettura. Tafferugli che seguono quelli di mercoledì quando a Macerata si era tenuto il comizio del movimento Casapound preceduto a sua volta dagli scontri tra alcuni militanti dei centri sociali e gli agenti.