Abbiamo passato la metà dell'arco di tempo nel quale sarà visitabile la mostra, ospitata a Palazzo Grimani a Venezia, di Beverly Barkat, intitolata Evocative Surfaces e curata da Sally Haftel Naveh, che si chiuderà il 26 novembre. Una mostra in cui l'artista non vuole portare solo delle opere a richiamo culturale ma, soprattutto, delle opere evocative di carattere spirituale ed intimo, che colpiscano il subconscio e spingano a meditare.
Il paradigma culturale
Ogni opera che approda a Venezia non è leggibile tramite un'analisi disinteressata e svincolata dai canoni e dalla storia della città.
Così è anche per le opere di Beverly Barkat che vengono poste in relazione all'ambiente in cui vengono esposte: Palazzo Grimani, un esempio meraviglioso di architettura veneziana, ricco non solo nelle forme ma anche negli arredi, nella strabiliante collezione archeologica e nelle tele presenti. Questo è il motivo principale che ha spinto l'artista ad usare questi colori accesi e vivaci nelle opere, facendo in modo che esse entrassero in sintonia con l'ambiente circostante, che non stonassero o sfigurassero nell'accostamento con i famosi decori autocelebrativi che la famiglia Grimani ha sempre amato.
Al di là dello spazio culturale in cui essi sono immersi, è da notare come anche l'aspetto e la lavorazione di queste pere sia artisticamente rilevante: Beverly Barkat si rifà, infatti, ad uno stile Cubista e all'Espressionismo astratto, non dimenticando, comunque, l'immaginario classicista che ha accompagnato l'Europa in tutti i secoli e stili.
La pittrice, nonostante sia sempre stata coinvolta nella realizzazione di paesaggi e nature morte, da una sterzata al suo stile dedicandosi ad un altro tipo di paesaggio: quello dell'interiorità, evocato dalle sue splendide sfumature.
L'idea evocativa del Colore
Se volessimo dare un valore materiale alla mostra, diremmo che le opere esposte sono semplici pezzi di PVC su cui è applicato del colore.
La cosa che davvero rende queste opere uniche è la realizzazione site-specific (le opere sono realizzate appositamente per questo spazio espositivo al fine di valorizzarne al massimo superficie e colori).
Questo colore, come già anticipato, è posto in modo da portare l'osservazione in un ambiente diverso da quello fisico circostante, facendolo viaggiare nel suo subconscio, nella sua interiorità, senza ricorrere a figure o immagini chiare, ma solo grazie a macchie lievi di colore.
La forza di questo tipo di pittura è dato dall'effetto tridimensionale che assume il colore grazie alla luce che penetra nello spazio. Questa mostra è assolutamente imperdibile per tutti gli amanti dell'Arte contemporanea e per chiunque voglia dedicare del tempo allo studio della propria psiche.