I lavoratori precoci, usuranti, quota 96, disoccupati in età avanzata e coloro che sono rimasti disagiati dalla precedente Riforma Fornero non ci stanno. Salgono infatti le proteste sul web, anche attraverso le opinioni rilasciate su blasting news nei nostri precedenti articoli di approfondimento sulla pensione anticipata. D'altra parte, la platea degli interessati è davvero molto ampia e comprendere persone che a causa della legge n.214 del 2011 sono rimaste intrappolate sul lavoro, se non peggio in una sorte di limbo all'interno del quale non possono re-inserirsi come persone attive e al contempo non possono nemmeno accedere alle cure e prestazioni dell'Inps.

Di fatto si è venuta a creare una situazione che in molti hanno già definito come "vergognosa" e che i Governi successivi a quello Monti (ovvero Letta e Renzi) non hanno saputo risolvere. Per non parlare dei casi particolari, come quello dei Quota 96 nella scuola: docenti e personale ATA che avrebbero già maturato il diritto al pensionamento con 35 anni di contribuzione e 61 anni di età, oppure con 36 anni di contribuzione e 60 anni di età; ma che nonostante ciò sono rimasti bloccati sul lavoro, talvolta per un periodo supplementare di fatiche che può raggiungere addirittura i 7 anni.

I commenti dei lavoratori sul web: vergognoso che si faccia sempre cassa sulla pelle dei lavoratori italiani

Come anticipato, non è difficile scoprire le opinioni dei lavoratori; basta leggere tra i commenti di uno degli articoli dedicati al tema, per rendersi conto che molti italiani sono ormai arrivati allo stremo delle proprie forze di sopportazione.

M. G. esprime la propria delusione spiegando che è "vergognoso che si faccia sempre cassa sulla pelle dei lavoratori italiani [...] mi mancano 6 mesi per fare 41 anni di lavoro e come precoce ritengo giusta la proposta di Damiano". A.P.B rilancia sul concetto di Mini - Pensione: "sembra la logica dell'usuraio. Prestare denaro e raccoglierlo con gli interessi.

Proposta: che il lavoratore resti confacente a quella tipologia esercitabile fino agli anni 80, cioè fino a quando sta in piede con i bastoni".

Messo da parte il Progetto Damiano, ora si punta sull'apertura di Tiziano Treu: cosa farà il Governo Renzi?

Nel frattempo continuano le ipotesi per cercare di trovare una soluzione di pensionamento almeno per i casi più urgenti.

Tramontata definitivamente la proposta di Cesare Damiano (attuale Presidente della Commissione Lavoro presso la Camera dei Deputati), che prevedeva il pensionamento anticipato per tutti con 35 anni di contribuzione e 62 anni di età, le speranza dei lavoratori si spostano sull'ultima apertura di Tiziano Treu, neo Commissario dell'Inps. Per limare i costi, si potrebbe pensare a flessibilizzare di tre anni l'uscita dal lavoro, grazie a dei mini contributi che verrebbero anticipati dall'istituto di previdenza statale e che sarebbero recuperati con trattenute molto leggere nelle mensilità dei futuri pensionati. Una simile soluzione potrebbe risultare utile anche per i tanti lavoratori esodati, attualmente coperti dalla sesta salvaguardia parlamentare, ma che entro il 2016 potrebbero nuovamente ritrovarsi senza risorse di welfare.

Purtroppo, tutto fa pensare che la soluzione definitiva sia rimandata a data da destinarsi. Come sempre, restiamo in attesa dei vostri commenti; se invece desiderate restare aggiornati sul tema della previdenza, potete utilizzare il tasto "segui" presente in alto.