Nei giorni scorsi il governo annunciavadi aver risolto la questione esodati con l'ammissione di tutti entrole sei salvaguardie predisposte. Per chi si trova nella sestasalvaguardia si ricorda che il termine di presentazione delleapposite istanze alle Dtl va presentato entro il 5 gennaio. Arrivainvece un comunicato della Rete Esodati che smentisce sial'Inps che il governo, affermando che esistono ancora circa 50.000posizioni irrisolte per le quali si chiede una nuova salvaguardia.

L'azione della Rete Esodati

Il Comitato dellaRete Esodati ha inoltrato una lettera alla senatrice del PdAnnamaria Parente nella quale si contesta quanto dichiarato dallastessa in commissione a Palazzo Madama.

Nei fatti negano che sianorimasti fuori solo casi isolati affermando che risulta scopertoancora un contingente di diverse migliaia di unità. Per dare forza aquanto espresso la Rete Esodati cita quanto dichiarato dalla stessaInps circa il reale numero degli esclusi dai provvedimenti di tutela.Il riferimento è alle due tabelle che il 15 ottobre sono statepresentate a fronte di una interrogazione indicanti 50.000 esodatinon ancora salvaguardati. Per questo la Rete chiede ancora unincontro con la commissione sollecitando un'altra salvaguardia cherisolva tutti i casi sospesi con la Legge di Stabilità.

Il Comunicato della Rete Esodati

Gli esodatiriuniti sotto l'egida del Comitato annunciano con un comunicato cheper il giorno 27 novembre 2014 verrà attuato un presidio aMontecitorio.

Con questa iniziativa intendono richiamare con forza ilproblema dei non salvaguardati che riguarda ben 49.500 censitidall'Inps stessa, per i quali si richiede l'inserimento nella Legge di Stabilità.Nell'ambito della stessa manifestazione denunciano la schedaturaichiniana e convocano tutti gli interessati a presenziare a Roma inPiazza Montecitorio il giorno 27 novembre.

Il presidio ha ottenuto,come specificato nel comunicato, i permessi dell'autorità disicurezza.

Pressioni

Ottenere unprovvedimento dal governo non è opera semplice. Ben lo sanno tutticoloro che attendono dallo Stato risposte concrete riguardanti illavoro e le tutele sociali. Per questo viene organizzato il presidio,affinché le pressioni costanti esercitate sui responsabiliamministrativi cancellino sul serio le storture della legge Fornero.Nel corso del presidio organizzato dalla Rete si cercherà diorganizzare degli incontri con gli interlocutori parlamentari doveapposite delegazioni di esodati chiederanno che vengano accolte leloro richieste, il tutto rispettando i criteri usati perrappresentare tutti i penalizzati. Il Comitato conclude il comunicatoraccomandando la massima partecipazione e divulgazione dell'evento,chiosando col motto famoso 'Se Non Ora Quando ?'.