Continua a suscitare polemiche e rabbia il caso pensioni Quota 96 Scuola: la sentenza emessa a Salerno che ha ratificato il pensionamento immediato per 42 docenti e bocciato senza mezzi termini la Legge Fornero ha fatto riaccendere la luce dei riflettori su una vicenda che sembrava essere stata dimenticata da governo e Istituzioni. Alla sentenza ha fatto seguito la presentazione di un emendamento alla Legge di Stabilità 2015 promosso da SEL per giungere finalmente ad una chiusura del caso Pensioni Quota 96 Scuola: il provvedimento chiede in particolare un pensionamento che per tutti gli appartenenti alla categoria si possa concretizzare in occasione della prima finestra utile di uscita, ovvero settembre 2015.

L’emendamento è ovviamente finito nel calderone degli oltre 3600 presentati alla Legge di Stabilità, ci sarà dunque da aspettare per conoscerne gli esiti: a tenere banco in questi ultimi giorni è comunque la questione concernente i nuovi numeri, con gli stessi Quota 96 a rivendicare un ricalcolo del quantitativo di appartenenti alla categoria. A completamento del quadro di novità ascrivibili al caso pensioni Quota 96 Scuola dobbiamo poi segnalare la presentazione di un interrogazione parlamentare a firma Manuela Ghizzoni.

Pensioni Quota 96 Scuola, emendamento e interrogazione Ghizzoni: requisiti e nuovi numeri - Cittadini infuriati

Come accennato, il caso pensioni Quota 96 Scuola è tornato prepotentemente alla ribalta: in attesa di conoscere l’esito dell’emendamento presentato alla Legge di Stabilità 2015 da SEL, gli esodati della Scuola rivendicano un ricalcolo degli appartenenti alla categoria: stando alle valutazioni fornite dagli stessi diretti interessati, da 4mila i Quota 96 della Scuola sarebbero infatti passati a 2700, con oltre 1300 persi dunque per strada tra salvaguardie e maturazione dei requisiti previsti dalla riforma Fornero. Se i nuovi numeri fossero confermati sarebbe un passo importante (diminuirebbero di conseguenza le coperture economiche) in vista della valutazione che dovranno fornire Commissione Bilancio e Ragioneria di Stato, staremo a vedere. Nell’attesa, il deputato del PD Manuela Ghizzoni ha presentato un’interrogazione parlamentare che di concetto riguarda il caso pensioni Quota 96 Scuola ma che in particolare si concentra sulla sentenza di Salerno: ‘Interrogo il Governo su Quota 96 dopo la sentenza di Salerno, affinché non siano solo i tribunali a parlare, con una cacofonia incomprensibile. Per questioni regolamentari, ho dovuto presentare un’interrogazione e non una interpellanza urgente’ ha fatto sapere la Ghizzoni parlando del caso pensioni Quota 96 Scuola e della sentenza di Salerno. ‘Mi sarebbero occorse 30 firme di sottoscrittori che dall’inizio del mese di novembre non avessero già firmato altre interpellanze urgenti (se ne può firmare una sola al mese). Solleciterò una risposta rapida e, se non arrivasse, trasformerò l’interrogazione in interpellanza nei primi giorni di dicembre’. Seguiremo i futuri sviluppi, quel che è certo è che la sentenza di Salerno ha comunque scosso l’anima di cittadini e Quota 96 stessi, apparsi letteralmente infuriati: ‘In questo paese ormai siamo alla frutta, in una città il magistrato decide in un modo sulle pensioni di un gruppo di lavoratori della scuola, in un'altra in senso opposto. Mi chiedo, come sia possibile che le leggi e le norme siano così discrezionali da essere interpretate in modo diametralmente opposto. Ecco perché siamo nella confusione più assoluta’ ci ha ad esempio scritto Salvatore in risposta ad un nostro sondaggio incentrato sul caso pensioni Quota 96 Scuola e sulla sentenza di Salerno. ‘A nostri figli - ha concluso Salvatore - dobbiamo suggerire di andare a vivere e lavorare in paesi dove esiste la certezza del diritto’. Se desiderate rimanere aggiornati su previdenza e caso dei Quota 96 vi invitiamo a cliccare il tasto ‘Segui’ poco sotto il titolo del pezzo!