Modificare la riforma Pensioni del Governo Monti e introdurre una maggiore flessibilità in uscita per nuove forme di pensione anticipata a prescindere dal referendum proposto dalla Lega Nord di Matteo Salvini. Così come la Cgil, la Cisl e la Uil - rispettivamente guidate da Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo - anche la Confsal sollecita al Governo Renzi di mettere mani alla riforma previdenziale che ha innalzato l'età pensionabile, ha introdotto forti penalizzazioni sulla pensione anticipata e ha creato disagi e problemi a lavoratori esodati (rimasti senza lavoro e senza pensione) e agli insegnanti della cosiddetta Quota 96 scuola, costretti a rimanere in cattedra nonostante avessero già maturato i requisiti per la pensione prima dell'entrata in vigore della riforma pensioni Fornero che la Lega Nord vorrebbe abolire con il referendum che potrebbe svolgersi in primavera se dovesse arrivare il sì della Consulta.

Riforma pensioni 2015: slitta la decisione della Corte sul referendum

La decisione dei giudici della Corte Costituzionale sull'ammissibilità del quesito referendario, che era inizialmente prevista per mercoledì 14 gennaio, è stata rinviata a martedì prossimo, 20 gennaio 2015, su richiesta del comitato promotore al quale non sono stati notificati tutti gli atti del procedimento per problemi con le Poste italiane. "A distanza di tre anni" dall'approvazione della riforma pensioni Fornero e "alla luce dell'esperienza vissuta con i lavoratori interessati la Confsal - ha detto il segretario generale Marco Paolo Nigi rilanciando le proposte per la pensione anticipata - ha rafforzato la sua ferma convinzione che la legge va modificata nella direzione di una maggiore flessibilità".

Confsal: confronto su modifiche a legge Fornero

"Si rende indispensabile e urgente - ha ribadito il leader della Confsal in occasione del Consiglio generale del sindacato - l'apertura di un tavolo per un confronto franco e trasparente fra governo e parti sociali rappresentative per una verifica delle posizioni politiche e sindacali.

Intanto - ha spiegato il rappresentante della Confederazione Generale dei Sindacati Autonomi - nel 2015 le pensioni avranno aumenti azzerati. La pensione non cresce per effetto della rivalutazione anomala e subisce - ha aggiunto il dirigente sindacale - una pesante e crescente imposizione fiscale complessiva e l'esclusione dal bonus Irpef di 80 euro al mese.

Ora si può affermare senza ombra di dubbio che i pensionati - ha concluso Nigi - non cadono nella minima considerazione del governo Renzi".

Riforma pensioni e fisco, IdV: blocco pensioni d'oro e sostegno a partite Iva

Intanto, Italia dei Valori, che ha già presentato alla Camera una proposta di riforma pensioni con più flessibilità in uscita che risolverebbe anche il problema di esodati e insegnanti Quota 96 scuola, propone il blocco delle pensioni d'oro per "alleggerire la pressione fiscale a lavoratori autonomi e freelance che sono - ha sottolineato il leader di IdV Ignazio Messina - senza nessuna protezione dalle conseguenze della crisi pur pagando tasse e contributi alla pari di altri lavoratori.

Una proposta di legge - ha spiegato il segretario di Italia dei Valori in cui si blocca l'aumento dei contributi, si prevedono diritti al pari di altri lavoratori e si individuano - ha aggiunto - le risorse necessarie nel blocco delle pensioni d'oro e in una patrimoniale sul 10% della popolazione che detiene il 50% della ricchezza italiana".