Non è soltanto la leader della Cgil Susanna Camusso a non fidarsi più di tanto delle ultime novità annunciate dal Governo Renzi in tema di riforma pensioni 2015. Prima dichiarazioni del consigliere economico del premier Yoram Gutgeld e poi quelle del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti sulla necessità e sulla possibilità di una maggiore flessibilità in uscita per la pensione anticipata per tutti i lavoratori e non solo per i dipendenti pubblici che, accendendo gli entusiasmi, hanno aperto la strada alla riforma previdenziale e alla modifiche alla legge Fornero dopo il no della Consulta al referendum di cui si è parlato anche durante il vertice bilaterale italo-tedesco che si è svolto nei giorni scorsi a Firenze tra il presidente del consiglio Matteo Renzi e la cancelliera Angela Merkel.

Riforma pensioni, l'Anief denuncia il 'bluff del Governo Renzi sulla pensione anticipata

Dopo le sorprese contenute nella legge di Stabilità 2015 sullo stop alle penalizzazioni delle pensione anticipata a nutrire qualche dubbio è anche l'Anief che denuncia il "bluff"del Governo Renzi sulle prime modifiche alla riforma Pensioni Fornero. Come si ricorderà, con la manovra economica e finanziaria, introducendo le modifiche alla legge previdenziale del Governo Monti, sono state eliminate le penalità sulla pensione anticipata dei lavoratori precoci e introdotti tetti alle pensioni d'oro. "Il problema - secondo il presidente dell'Anief Marcello Pacifico - è che l'emendamento non ha cancellato la penalizzazione introdotta dalla legge Fornero, ma ha solo permesso di bypassarne gli effetti tra il 2015 e il 2017".

Mentre per i lavoratori che andranno in pensione a partire dal 2018 le penalità rimarranno le stesse, ha spiegato il presidente dell'associazione sindacale professionale secondo il quale "in Italia la normativa sulle pensioni sta diventando insostenibile. Che dire della vicenda Quota 96". Anche sugli esodati della scuola, infatti, l'esecutivo ha bluffato, promettendo prima la soluzione del problema, ma annullando poi con un emendamento le novità introdotte in commissione Bilancio alla Camera.

Anche il capitolo pensioni d'oro è ancora tutto da rivedere. Arriveranno buone novità o altri 'bluff' sulla riforma delle pensioni come teme la Camusso? "Difficilissimo con questo governo - ha detto la leader della Cgil - essere ottimisti".

Riforma pensioni 2015, Furlan (Cisl): tornare a quote flessibili età più contributi

Anche il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, a scanso d'equivoci, a proposito di riforma pensioni 2015, torna a ribadire che bisogna "ripristinare una certa flessibilità in uscita e - ha sottolineato in un'intervista pubblicato oggi sul quotidiano L'Avvenire - tenere conto che non tutti i lavori e non tutti i lavoratori, sono uguali.

Le persone - ha sottolineato rilanciando le proposte della Cisl per la pensione anticipata - hanno esigenze differenti e a 67 anni è diverso stare seduti ad una scrivania o salire su un'impalcatura. Bisogna far sì - ha aggiunto la leader cislina - che sia possibile andare in pensione dopo un certo numero di anni di contribuzione, in combinazione - ha spiegato - a una certa età".