Sistema pensionistico nel mirino del governo a breve? Terminate le fibrillazioni ed i pensieri per l'elezione del Presidente della Repubblica, che hanno tenuto in stand by tutte le altre questioni, pensioni comprese, è giunto il momento di metter mano alle riforme, della previdenza in particolare. Alcuni incontri tenuti al Ministero del Lavoro tra governo e sindacati sulla delicata questione della gestione e direzione dell'Inps, lasciano capire che la questione previdenziale sia sempre nei pensieri e nell'agenda di sindacati e governo. Difatti i sindacati, ma od onor del vero non solo loro, sanno bene che alcune questioni previdenziali devono essere affrontate con decisione e con interventi risolutivi e condivisi al più presto possibile.

Ma quali sono queste questioni che si trascinano da anni senza aver trovato ad oggi risposte concrete? Ci riferiamo all'"opzione donna", all'assurda vicenda degli esodati, alla "quota (ex) 96 scuola". L'Inps ha da tempo inoltrato richiesta al Governo per approvare la proroga dell'opzione donna al dicembre 2015. Molte sono le domande pervenute nel frattempo all'ente previdenziale e per il momento accettate. Richieste che attendono di essere evase ufficialmente ma si aspetta la risposta del Ministero del Lavoro. L'orientamento pare debba essere proprio quello auspicato e richiesto dall'Inps.

Per ciò che attiene alla "Quota 96" scuola la vicenda è purtroppo tristemente nota ormai da oltre tre anni.

È il personale scolastico, docente e non docente, che pur avendo raggiunto i requisiti previsti dalla normativa vigente al momento dell'approvazione della legge Fornero, non potette andare in pensione per un madornale errore fatto dal Governo Monti. Legge che non tenne conto della specificità del calendario scolastico, diverso dal calendario solare cui faceva riferimento la citata legge Fornero sulle Pensioni.

Oggi si chiede, come del resto è stato fatto invano in questi anni, di provvedere a sanare l'errore e mandare in pensione il personale ancora ingabbiato dalle norme restrittive delle disposizioni vigenti in materia pensionistica. Anche in questo caso alcune proposte fatta da esponenti politici di maggioranza di inserimento della questione nel Decreto Milleproroghe, lasciano supporre che la vicenda possa andare a soluzione.

Esodati: la soluzione proposta da Damiano è quella giusta?

Diverse volte si è tentato di risolvere anche questa incresciosa vicenda, con salvaguardie che non hanno risolto alla radice il problema. Occorre anche qui un intervento strutturale, decisivo e risolutivo. I sindacati lo chiedono, i partiti ne hanno fatto un cavallo di battaglia, gli interessati lo reclamano. Il governo è chiamato a decidere e presto con interventi strutturali, agendo sulla legge Fornero. L'opposizione del Ministro Padoan alla revisione della vigente legge sulle pensioni, dovrà essere superata, almeno per cercare una soluzione che azzeri completamente il fenomeno esodati. Le proposte vi sono, vedi quella in particolare di Damiano sul prepensionamento. Sapranno i sindacati, e non solo loro, scardinare la resistenza di Padoan? Il momento sembra essere favorevole.