La protesta continua, gli insegnanti (e anche molti genitori) non vogliono il ddl Buona Scuola, i sindacati preparano lo sciopero: non è più possibile non vedere cosa sta accadendo e anche Renzi sembra essersene accorto. Ma il Governo vuole sinceramente un dialogo con il corpo docenti? Sarà ascoltata la voce di chi la Scuola la vive?

Riforma Scuola, Renzi costretto ad una (finta) apertura?

In questi giorni circola la notizia secondo la quale Renzi e il governo da lui presieduto abbiano finalmente deciso di ascoltare gli insegnanti, la protesta è riuscita a fare breccia anche prima dello sciopero del 5 maggio 2015.

Ma si tratta di una reale apertura? C'è da fidarsi? Tralasciando le opinioni personali, la risposta la possiamo trovare nei fatti e nelle dichiarazioni di questi giorni. Più che un reale e sincera apertura, Renzi si è trovato a dover fronteggiare un situazione non prevista, gli insegnanti di tutta Italia uniti con il solo obiettivo di "partecipare" alla riforma della scuola fiancheggiati da sindacati e molti genitori, nemici particolarmente scomodi in questo momento della Politica italiana.

Per rispondere a tutto ciò, il Governo ha attivato le sue principali armi: la dialettica, l'informazione a tratti o la disinformazione, il prender tempo. Renzi ha dato il via all'autocritica, ha dichiarato che le proteste sono giuste e che il governo si impegnerà ad ascoltare le richieste, ma in realtà non sembra esserci nessuna apertura, nessuna reale intenzione di modificare quanto fatto finora con il ddl Buona Scuola e il piano prefissato.

Un po' come accade anche quando si parla della riforma pensioni, sembra che il Governo non voglia proprio ascoltare il parere dei cittadini, in questo caso quei cittadini che costituiscono la scuola.

Può essere quindi che l'apparente apertura di questi giorni serve solo ad indorare la pillola, far sembrare la Buona Scuola una cosa davvero buona?

Sicuramente ci saranno modifiche e bisogna anche ammettere che non sempre è facile trovare una soluzione che accontenti tutti ma, se si guarda tra le righe, il messaggio appare chiaro: il ddl Buona Scuola sarà comunque approvato ed è difficile sperare in un suo stravolgimento. Bisogna quindi arrendersi? No...alcuni insegnanti ci sono "cascati", altri non sono interessati, altri ancora (la maggioranza) non ci stanno e continuano a preparare la protesta.

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