"A partire da oggi i Parlamentari della Commissione lavoro di tutti i partiti interverranno per sollecitare il Governo ad affrontare e risolvere il problema della cosiddetta opzione donna": sono le parole del Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano e della capogruppo PD Maria Luisa Gnecchi, così come riportate dall'Agenzia d'informazione Ansa. Il problema evidenziato resta purtroppo uno dei nodi della previdenza rimasto da lungo tempo ancora irrisolto a causa dell'interpretazione decisa dall'Inps sulla vicenda, diffusa attraverso due comunicazioni pubblicate sul sito dell'ente previdenziale nel 2012.

Stiamo parlando delle circolari 35/2012 e 37/2012, attraverso le quali l'istituto pubblico di previdenza ha interpretato la norma in via restrittiva, sottolineando che l'opzione di prepensionamento legata al ricalcolo contributivo della mensilità resta possibile solo per le coloro che hanno maturato i requisiti di legge, ovvero entro il 30 novembre 2014 per le lavoratrici dipendenti ed il 31 maggio 2014 per quelle autonome. Di fatto, l'interpretazione restrittiva ha gettato nello sconforto migliaia di persone, che hanno deciso di riunirsi in un Comitato per tutelare il proprio diritto al pensionamento.

Pensione anticipata con opzione donna, ecco le richieste della Commissione lavoro al Governo

Stante la situazione, al momento le domande di pensionamento dell'opzione donna restano congelate in attesa di un riscontro dal Governo. L'Inps ha deciso infatti di mettere in stand by le richieste inoltrate dalle lavoratrici, in attesa di avere un riscontro da parte del Mef al riguardo del reperimento delle coperture necessarie garantire la sostenibilità delle richieste di quiescenza.

Ma dalla Commissione lavoro si evidenzia come le disponibilità di bilancio permetterebbero già d'intervenire sulla vicenda: "facciamo presente che le risorse stanziate nel 2004 ammontano complessivamente a 1 miliardo e 684 milioni di euro, dei quali solo 708 milioni sono stati spesi fino a tutto il 2014". Secondo Damiano e Gnecchi, dal conteggio avanzano ancora 976 milioni, tanto che i Parlamentari si sono dichiarati stupiti della necessità di dover reperire nuove coperture per garantire il via libera ai pensionamenti con l'opzione donna.

"Non ci sono alibi, ne' politici ne' contabili, per dire no a questa richiesta di giustizia sociale: il Governo si pronunci".

Dopo la presa di posizione della Commissione lavoro alla Camera arrivano i commenti del Comitato opzione donna

"L'iniziativa di Damiano, coadiuvato dalla insostituibile Capogruppo Commissione lavoro Maria Luisa Gnecchi, per addivenire ad una soluzione ci fa credere ancora che esiste la buona politica e chi la sa fare" spiega Orietta Armiliato del Comitato opzione donna con delle dichiarazioni in esclusiva per Blasting News. Le lavoratrici hanno più volte sollecitato il Mef affinché la situazione possa risolversi per via amministrativa e sperano di poter vedere finalmente una soluzione positiva della vicenda nel più breve tempo possibile.

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