A partire da questo anno scolastico 2015/2016, la Buona Scuola, oltre al bonus docenti del valore di 500 euro, ha previsto un altro bonus per i docenti meritevoli.La legge 107 al comma 126 evidenzia che, per la valorizzazione del merito del personale docente, è stato istituito un fondo del valore di circa 24 mila euro per ogni scuola. Lo scopo del fondo èindirizzato avalorizzare il merito del personale docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado presenti sia sui posti comuni che di sostegno, irc. Nel mondo della scuola questi due tipi di bonus non fanno altro che accendere polemiche: sono definiti elemosina dagli insegnanti a fronte dei mancati guadagni dovuti a contratti bloccati.
Bonus docenti, continuano le ingiustizie per i docenti precari
Per migliaia di insegnanti il bonus docenti e il bonus insegnanti meritevoli non sono un'elargizione diun "nobile cuore generoso" che riconosce i meriti degli insegnanti, in quanto non si può dire grazie per un piccolo dono quando gli insegnanti vengono da sette anni in cui si dicono defraudati di ciò che gli spetta di diritto. I contratti degli insegnanti sono ormai bloccati da 2009, non esistono più gli scatti di anzianità, compensi, indennità, e ciò comporta ad una decurtazione stipendiale di circa 4000 mila euro annui, che moltiplicato per sette anni di mancato rinnovo costituisce una cospicua somma. In questo contesto il bonus docenti non può che essere considerata che "una misera elemosina".
Inoltre, ai 300 mila docenti precari non va giù l'esclusione dal bonus docenti, in quanto anche loro sono obbligati alla formazione in servizio al pari dei colleghi di ruolo, una disparità di trattamento che continuerà ad animare accese polemiche. Vi ricordiamo che, per quando riguarda il bonus docenti, i docenti precari sostenuti dal sindacato Aniefhannodeciso di avviare un ricorso al Tar del Lazio, al fine di far accedere alla stessa somma tutti i docenti in servizio con supplenza annuale e breve, oltre che il personale ata.
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