Il Governo ha dato il via libera al “Jobs act” delle partite Iva e degliautonomi: nella giornata di ieri, infatti, sono stati approvati due disegni di legge, uno per contrastare la povertà e l'altro per rafforzare le tutele a favore dei circa 2 milioni di lavoratori autonomitra partite Iva, professionisti e lavoratori che svolgono la propria attività con contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Proprio quest'ultimo ddl rivoluziona la disciplina riguardante la maternità, gli infortuni e laformazione, mentre con il primo è stato fissato un sostegno alla povertà per oltre 1 milione e centomila persone in difficoltà.

Lavoratori autonomi, partite Iva e co.co.co: tutte le nuove misure previste per il 2016

Innanzitutto la formazione: il disegno di legge sulle tutele contrattuali ha stabilito la deducibilità fino al 100 per cento di spese sostenute per i corsi di aggiornamento, la presenza a congressi e convegni fino ad un massimo di 10 mila euro all’anno. Deducibili anche le spese sostenute per la ricollocazione a lavoro. Inoltre, le donne iscritte alla gestione separata dell’Inps riceveranno l’indennità di maternità e potranno continuare a lavorare. E’ previsto, inoltre, un congedo parentale per donne e uomini per un periodo fino a 6 mesi ed entro l’età di tre anni del figlio. In ogni modo, nei casi di gravidanza, malattia ed infortunio, si potrà godere della sospensione del rapporto di lavoro fino ad un massimo di 150 giorni.

Infine,per gli infortuni gravi e le malattie è prevista la sospensione per l’intera durata (dai 60 giorni fino ad un massimo di 2 anni) dei versamenti contributivi e dei premi assicurativi: ma al termine il contribuente dovrà rimborsare i mancati contributi con un numero di rate uguale a 3 volte i mesi di fermo.

Nel 2016 arriverà l’assegno a 280 mila famiglie, misure per la collocazione sul lavoro

Il ddl delega il governo ad adottare entro 6 mesi dall’approvazione in Parlamento una misura per contrastare la povertà che dovrà attuarsi sia con un assegno che va ad integrare il reddito, sia con percorsi di formazione e di collocamento occupazionale.

Un doppio binario di interventi, dunque, al quale saranno interessate circa 280 mila famiglie con 550 mila figli di età inferiore ai 18 anni per un totale di 1 milione e 150 mila persone. Il valore medio dell’aiuto si attesterà sui 2.142 euro a famiglia.