Con la nuova riforma delle Pensioni, pezzo forte della prossima legge di Stabilità, i lavoratori precoci si vedranno finalmente garantita la possibilità di andare in pensione in via anticipata. Non tutti, però: stando ai risultati del primo confronto, i fondi sarebbero insufficienti per l'estensione della Quota 41 all'intera categoria. Di contro, Governo e rappresentanze avrebbero optato per una meno onerosa opzionetra i cui beneficiari compariranno solo i precoci versanti in condizioni lavorative particolarmente gravose.

Dapprima ignorati, poi discriminati, i lavoratori precoci sono sempre stati scarsamente considerati.

Così, a detta degli stessi rappresentanti della categoria, l'odierna proposta di riforma altro non è che un ulteriore discriminante nei confronti di quei precoci che, pur non lavorando in circostanze particolarmente "svantaggiate", hanno comunque iniziato la loro carriera da giovanissimi e, come gli altri, sarebbero meritevoli di flessibilità.

Chi sono, dunque, i fortunati destinatari della Quota 41? Di seguito il dettaglio.

Pensioni precoci, provvedimenti e platee

Stando a quanto trapelato dagli incontri, il primo requisito per beneficiare della Quota 41 sarebbe quello di aver versato almeno 12 mesi di contributi (anche non continuativamente) prima del compimento del diciannovesimo anno di età.

Ulteriore scrematura è quella relativa all'esercizio di attività usuranti o ragione di particolare stresssecondo la normativa e mirate analisi scientifiche internazionali. Si prenderanno poi in esame gli indici di infortunistica e malattie professionali, oltre a includere disabili e disoccupati.

La riforma Pensioni è (quasi) pronta: mettendo da parte le disposizioni su illustrate, restano da definire solo pochi dettagli circa APe e ottava salvaguardia.

Come da prassi, la legge di Stabilità 2017 verrà presentata tra pochi giorni e approvata entro fine anno. Da parte loro, i precoci auspicano in una giusta ridefinizione delle platee, per una Quota 41 finalmente per tutti o, come da slogan, "senza se e senza ma". Per ulteriori aggiornamenti, clicca sul tasto "Segui" accanto alla firma.