Uscite anticipate tramite APE, salvaguardie, intervento sulla 14ma e bonus da 800 euro per la maternità. Si articolano attraverso quattro distinti punti i principali interventi di riforma del welfare e della previdenza in arrivo con la legge di bilancio 2017 appena approvata al Senato. Il post referendum non ha prodotto le premesse per ulteriori modifiche rispetto all'impostazione della Manovra 2017 passata alla Camera, ma ha confermato quanto già deciso negli ultimi mesi concretizzando alcune misure che risultavano particolarmente attese soprattutto dai pensionandi che necessitano di una salvaguardia rispetto ai criteri di quiescenza previsti con l'irrigidimento Monti / Fornero.

Resta il fatto che le misure approvate arrivano come acqua nel deserto, ma sono ancora lontane dalla flessibilità previdenziale che dovrebbe accompagnare quella già decisa nel campo del lavoro, nonostante si cominci a vedere un cambio di paradigma non solo nell'approccio al tema, ma anche nei rapporti istituzionali tra legislatori e parti sociali. Vediamo inseme come si sviluppano gli ultimi interventi di riforma facendo il punto della situazione alla metà di dicembre.

Flessibilità previdenziale 2017: arrivano APE e salvaguardie

Il capitolo della flessibilità in uscita ha visto nascere un nuovo strumento, quello dell'anticipo pensionistico. L'APE potrà essere richiesta dai 63 anni e si articola a sua volta su tre diverse opzioni di uscita: la prima è quella sociale, con requisiti contributivi più stringenti (servono fino a 36 anni di contributi), ma senza penalizzazione.

C'è poi quella volontaria, con almeno 20 anni di versamenti e l'applicazione di una trattenuta sull'assegno (fino al 5% annuo del suo importo). Infine, quella aziendale, nella quale è il datore del lavoro a farsi carico dei costi di pensionamento. In affiancamento alla misura vi sarà la quota 41 per una ristretta selezione di lavoratori precoci (anche in questo caso vi sono requisiti stringenti), mentre per gli esodati arriva l'8va salvaguardia previdenziale.

Da sottolineare anche l'estensione dell'opzione donna alle lavoratrici dell'ultimo trimestre. Questi ultimi provvedimenti di salvaguardia restano però esclusi dal cumulo gratuito, altra opzione in favore dei lavoratori iscritti alle diverse gestioni Inps ed alle casse professionali.

Riforma pensioni e welfare: arrivano interventi su 14ma e bonus mamme

Se da un lato la Manovra 2017 interviene per flessibilizzare le uscite dal lavoro, dall'altro ha previsto degli interventi di welfare e tutela dei redditi per chi si trova a confrontarsi con gli effetti di lungo termine della crisi. Si parte dagli aumenti fino al 30% per le 14me mensilità, destinati a chi possiede un reddito basso e garantiti anche a coloro che percepiscono tra le 750 e le 1000 € al mese. Vi è poi l'estensione della no tax area, che permetterà di sterilizzare l'Irpef fino ad 8000 € l'anno. L'altra novità di welfare riguarda l'arrivo di un assegno una tantum da 800 € in favore delle neo mamme con specifici criteri Isee.

Si tratta del c.d. premio alla nascita, che si aggiunge ad un buono nido da 1000 € per le iscrizioni agli asili. Novità anche per i neo papà, con l'introduzione di un congedo obbligatorio di due giorni per l'anno 2017 e di quattro giorni per il 2018.

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