L'approvazione della legge di bilancio 2017 ha portato alla creazione di un nuovo meccanismo di flessibilità previdenziale, conosciuto come APE. L'acronimo sta per anticipo pensionistico e si renderà disponibile per tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno compiuto almeno 63 anni di età con 20 anni di contributi, sebbene per le agevolazioni sociali sarà necessario aver accumulato fino a 36 anni di versamenti. Il provvedimento sarà valido a partire dal prossimo 1/05, ma prima di prendere la decisione di ricorrere a questo strumento di pensionamento sarà comunque utile recarsi presso un patronato e verificare quale sarà l'impatto della formula sul futuro assegno.
Il meccanismo del prestito può arrivare infatti ad incidere sull'importo della pensione fino al 20%, nei casi in cui la decurtazione raggiunge il suo livello massimo. Approfondiamo insieme la questione vedendo quali sono i principi di calcolo che vengono impiegati nell'APE all'interno del nostro nuovo articolo.
Pensioni anticipate 2017 e penalizzazioni: ecco come saranno le decurtazioni per l'APE volontaria
Partiamo dall'anticipo pensionistico su base volontaria, che risulterà la formula maggiormente onerosa tra quelle che saranno disponibili. Al futuro assegno sarà applicato un taglio tra il 5% ed il 6% all'anno, potendo chiedere al massimo il 95% dell'anticipo. Il limite è stato scelto per contenere i costi dell'operazione, che avrà un TAN annuale stimato attorno al 2,5%, mentre il costo dell'assicurazione si attesterà al 29% e servirà a mettere in sicurezza gli eredi nel caso si verifichi un evento avverso.
Se moltiplichiamo questi dati per l'estensione massima dell'anticipo (3 anni e 7 mesi), abbiamo quindi che nel caso peggiore la trattenuta corrisponderà ad un quinto del futuro assegno. Unica consolazione, il fatto che gli adeguamenti dell'assegno pensionistico potranno mitigare nel tempo il peso della penalizzazione, che risulterà quindi più elevata durante i primi anni di ammortamento mentre in seguito andrà a calare, fino alla totale estinzione una volta trascorsi i 20 anni di prestito.
Prepensionamenti e tutele di legge: le implicazioni per l'APE social
Diverso il caso dei lavoratori che potranno accedere all'APE social, l'anticipo pensionistico pensato per chi sta vivendo una situazione di difficoltà in età avanzata e che punta a sostenere l'ingresso nell'Inps tramite apposite tutele. Il lavoratore che rientrerà nei requisiti potrà infatti vedersi neutralizzare la penalizzazione fino ad un importo di 1500 euro mensili lordi, mentre per quanto concerne la parte eccedente si potrà comunque ricorrere ad un finanziamento con costi calmierati.
Resta poi la possibilità che sia l'azienda a farsi carico della situazione, in modo da sterilizzare l'impatto della misura.
Sull'intera vicenda si attende ora di vedere quale sarà il contenuto dei criteri attuativi in arrivo nei primi mesi del prossimo anno, all'interno dei quali si potranno verificare tutti i dettagli. Come da nostra prassi, restiamo a disposizione nel caso desideriate aggiungere un nuovo commento nel sito, mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulla riforma previdenziale vi ricordiamo di usare la comoda funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.