La sede prescelta dalla nota catena di caffetterie è Milano: Starbucks si affaccerà dunque al mercato italiano a partire dal 2018, con un'attesissima apertura che lascerà tutti a bocca aperta. Secondo le prime indiscrezioni, sorgerà uno dei più grandi store d'Europa, che avrà sede nella popolare Piazza Cordusio di Milano. Qui uno stabilimento di ben 2400 metri quadri offrirà le classiche prelibatezze ormai famose in tutto il mondo, alle quali si aggiungeranno ben cinque nuovi gusti di caffè ispirati alla tradizione e ai gusti classici italiani.
Ma la notizia relativa all'apertura del bar non è l'unica ad attirare l'attenzione: la catena statunitense infatti cerca anche personale.
Milano sarà la sede del primo Starbucks italiano
La nota catena di caffetterie ha reso noto che il mega store di Piazza Cordusio non sarà l'unica sede in cui si potranno gustare le prelibatezze a stampo americano: secondo quanto dichiarato, infatti, saranno diversi i punti vendita che saranno dislocati in varie zone di Milano. L'amministratore delegato della Starbucks ha deciso dunque di provare ad investire anche in Italia, per molto tempo lasciata al di fuori dei progetti imprenditoriali in quanto ritenuta un terreno poco fertile per la propria ideologia: ''Agli italiani non piacciono le tazze di plastica'', ha dichiarato in un'intervista, aggiungendo anche che sarebbe lontano dalla nostra mentalità bere un caffè al di fuori del bar, cosa che in effetti viene tutelata dagli italiani come se fosse un rituale.
Tuttavia tale pregiudizio è stato messo da parte e Howard Schultz porterà nell'autunno del 2018 diversi store nel Bel Paese.
Lavorare a Starbucks: i requisiti
Date le diverse aperture in territorio italiano e, più precisamente, nella città di Milano, Starbucks è alla ricerca di ben 150 figure professionali da inserire nel proprio organico.
Tale numero tenderà poi ad raddoppiare, in seguito all'apertura dei nuovi punti vendita in Lombardia, cosa che verrà attuata in caso di successo. Nello specifico, si ricercano le figure di bartender, per la sede del Milano Reserve Roastery con particolari requisiti: innanzitutto saranno richieste abilità nel servire non solo il caffè, bensì anche il vino e la birra.
Inoltre il candidato ideale deve avere le giuste conoscenze in materia gastronomica in maniera tale da riuscire a proporre al cliente i giusti abbinamenti tra le proposte offerte dal bar. Deve anche essere in grado di eseguire le diverse preparazioni e di rifornire lo store quando è necessario. Dal punto di vista delle competenze, invece, il bartender deve saper entrare in empatia col cliente, capendo i suoi gusti e le necessità, e ovviamente è tenuto a seguire tutte le normative relative all'igiene e alla somministrazione degli alimenti. Un altro requisito base è la conoscenza dell'inglese: essendo una catena internazionale, sono molti i turisti che potrebbero recarsi a Starbucks per un caffè.
Inviare il curriculum a Starbucks
In vista dell'apertura del nuovo Starbucks di Milano, la società ha ufficialmente annunciato l'inizio della selezione per i 150 bartender. Le candidature potranno essere presentate direttamente dal sito Internet: basterà dunque connettersi alla sezione relativa alle offerte di lavoro, selezionare lo store di Milano e compilare il form presente. Come informazioni preliminari saranno richiesti i dati anagrafici (nome, cognome, indirizzo e-mail, numero di telefono); eventuali esperienze lavorative come bartender negli store Starbucks e nei bar in generale; il possesso della certificazione HACCP ed infine il livello di conoscenza della lingua inglese. In più vi è un'apposita sezione in cui si può caricare il proprio curriculum vitae, nel quale potranno essere inserite informazioni aggiuntive.
Secondo quanto riportato da diversi siti americani, in media la paga oraria si aggira attorno ai 10 dollari, con la possibilità di ottenere extra calcolati sulla base degli obiettivi raggiunti e degli straordinari. Essendo internazionale, è probabile che tale remunerazione possa essere riservata anche ai bartender italiani che supereranno il processo di selezione, ovviamente apportando il giusto cambio dollaro-euro.