Gli eroi dei nostri tempi sono persone semplici che combattono ogni giorno contro la crisi economica che prende alla gola e che disgrega la società separando sempre più distintamente i poveri dai ricchi. In questo spaccato italiano di grande attualità, gli anziani che, con la loro misera pensione, sostengono economicamente i loro figli e i loro nipoti nell'indifferenza generale, possono essere senza dubbio indicati comei nostri eroi.
Un aiuto importante - La crisi ha colpito duro tutti, ma loro, gli anziani, non mollano, si rimboccano le maniche e cercano di mettere insieme il pranzo con la cena per loro e i loro cari con sacrifici inimmaginabili, eppure anche loro avevano dei sogni fatti di una serenità conquistata con tanti anni di lavoro, ma si sa che la famiglia per noi italiani viene prima di tutto e quindi i figli vanno aiutati e senza nemmeno farlo troppo pesare.
E lo Stato? Guardando negli occhi queste persone abituate ai sacrifici, ma troppo anziani per continuare a farli, viene da chiedersi dove sia lo Stato e che cosa stia facendo per loro? Poi ci ricordiamo che quando lo Stato si è occupato degli anziani lo ha fatto per tartassarli con la famigerata legge Fornero, perchè prelevare denaro dalle Pensioni è facile, poco dignitoso ma facile. La Corte Costituzionale ha cercato di rimettere a posto le cose, ma in Italia le leggi sono sempre interpretabili come meglio serve e quindi qualche cosa del maltolto è stato restituito, ma non tutti i denari che erano stati sottratti.
Un ricco bottino - Sempre gli anziani si sono presi anche leferocicritiche dei politici "perchè loro hanno la pensione e i giovani non si sa se riusciranno ad averla" quasi fossero loro i responsabili della crisi della Previdenza.
Naturalmente non sono state le loro pensioni a far saltare i bilanci di uno Stato sprecone, anche perchè loro i contributi li hanno versati, ma piuttosto gli sprechi istituzionalizzati, una allegra amministrazione della cosa pubblica e, non ultimi i vergognosi vitalizi di senatori, deputati e consiglieri regionali che si troveranno alla fine del loro mandato,un ricchissimo bottino pagato naturalmente da noi italiani.
Se è vero che il grado di civiltà di un paese si vede da come vengono trattati i soggetti più deboli, ossia anziani e bambini, i nostri anziani, operosi e tenaci, sono trattati malissimo e quindi la conclusione è una sola, l'Italia non è un gran Paese.