Domenica i francesi andranno alle urne per eleggere l’ottavo Presidente della V Repubblica. Un voto che, tuttavia, costituisce solo il “primo tempo” del verdetto finale che uscirà dalle urne al ballottaggio del 7 maggio prossimo tra i due candidati maggiormente votati al primo turno.

I giornali danno ampio risalto all’ incertezza del voto perché i sondaggi darebbero in testa, al primo turno, almeno quattro candidati separati tra loro da un margine molto stretto. La stampa internazionale – stavolta – evita di fare pronostici, dopo i reiterati flop dello scorso anno relativi al referendum sulla Brexit in Gran Bretagna, all’elezione di Trump alla Casa Bianca e al referendum costituzionale in Italia.

I sondaggi sono inaffidabili?

A ben guardare, in realtà, i flop dell’anno scorso non erano addebitabili ai sondaggi ma alla stampa stessa, che non li ha saputi leggere. Sulla Brexit, infatti, entrambe le posizioni risultavano testa a testa all’interno della soglia del 3% considerata di incertezza dagli stessi sondaggisti; negli USA, il vantaggio della Clinton su Trump era stato calcolato sul dato nazionale e non in base ai “grandi elettori” e, infatti, la candidata democratica ha ottenuto due milioni di voti in più di Trump; in Italia, la vittoria del “no” al referendum non era stata mai messa in dubbio dai sondaggi.

Cosa indicano i sondaggi per il primo turno

L’ultimo sondaggio diffuso dal quotidiano Le Monde, vede il liberal democratico Emmanuel Macron in testa con il 23% delle preferenze, seguito da Marine Le Pen, al 22,5%.

I due candidati che seguono: François Fillon avrebbe un distacco di 3,5 punti da Macron e 3 dalla Le Pen; Jean-Luc Melenchon, ultimo, si posizionerebbe un altro mezzo punto sotto, a 4 punti da Macron e a 3,5 dalla Le Pen.

Il sito Europe Elects attribuisce a Macron e a Fillon un altro punto percentuale (rispettivamente 24% e 20%); mezzo punto in più alla Le Pen (23%) e uno in meno al radical-socialista Melenchon, che scenderebbe al 18%.

Melenchon, dunque, avrebbe un distacco calcolato tra i 4 e i 6 punti da Macron e di 3,5 - 5 punti dalla Le Pen. Ci sembra un divario difficilmente recuperabile e, pertanto, possiamo escluderlo dalla corsa che resta a tre (Macron, Fillon e la Le Pen).

Per giungere al ballottaggio, invece, Fillon deve recuperare 3-4 punti da Macron ma solo 2,5-3 punti dalla Le Pen.

Poiché quest’ultima ha, negli ultimi mesi, incrementato i propri consensi attingendo dal partito di centro-destra di Fillon, non è escluso che nel silenzio dell’urna, una parte di costoro votino diversamente da quanto dichiarato nei primi sondaggi: cioè per Fillon anziché per la Le Pen.

Cosa accadrà al ballottaggio?

La presenza di Emmanuel Macron, al ballottaggio, non sembra in dubbio. Per quanto riguarda il possibile sfidante, la Le Pen – come detto – dovrebbe temere il “repubblicano” François Fillon. Ma, a questo punto, i sondaggi danno verdetti che sembrano incontestabili. Macron – secondo Europe Elect - batterebbe con distacco sia la Le Pen (71-29%), che Fillon (67-33%); quest’ultimo, in caso di ballottaggio con la Le Pen, uscirebbe vincitore con il 64% dei voti.

La Le Pen perderebbe anche in caso di ballottaggio con Melenchon (58-42%).

I sondaggi pertanto danno un solo verdetto sicuro: Marine Le Pen non sarà l’ottavo Presidente della Repubblica francese, mentre Emmanuel Macron potrà perdere solo se non andrà al ballottaggio. Ed è questa l’unica carta che resta in mano al “repubblicano” Fillon.