Lo psicologo statunitense Robert Epstein ha recentemente pubblicato un lungo interessante e dettagliato articolo in cui accusava il popolare motore di ricerca Google, di manipolare i suggerimenti per le ricerche, in gergo chiamati Suggest, per favorire Hillary Clinton.

La tesi di Epstein

Secondo questo articolo pubblicato il 12 settembre sulla rivista sputnicknews, Google starebbe modificando i suggerimenti delle ricerche, affiancando al nome di Hillary Clinton soltanto termini di ricerca positivi, come ad esempio "winner" in riferimento alle prossime elezioni presidenziali che si terranno a breve negli Stati Uniti d'America.

Questa manovra, secondo Epsein organizzata da Google, avrebbe un forte impatto psicologico inducendo l'elettorato a convincersi di un imminente vittoria democratica, andando quindi ad influenzare inconsciamente il voto e di conseguenza rafforzare la campagna elettorale dell'ex segretario di stato e First Lady. Tuttavia, spiega Epstein, gli effetti negativi di questa azione sono lampanti, poiché secondo la sua teoria, il tacito appoggio di Google si presenta come un tentativo di manipolazione dell'opinione pubblica da parte di un entità privata quale può essere la multinazionale con sede a Mountain View.

Partendo dalle teorie di Epstein numerosi teorici del complotto si sono mobilitati, dicendosi indignati in merito, tuttavia, va fatta un'importante correzione alla teoria stessa di Epstein, che parte da una base fallace e assolutamente infondata, frutto di una distorta conoscenza dei meccanismi e dei funzionamenti di Google.

Proviamo quindi a fare chiarezza e cerchiamo di capire esattamente cosa è successo e chi c'è realmente dietro questa operazione di puro e semplice web marketing.

Cosa è successo realmente ?

L'operazione di web marketing è sicuramente parte della strategia comunicativa di Hillary Clinton, ma per capire a fondo cosa sia successo è sufficiente una breve ricerca su Google in merito al funzionamento dei suddetti Suggest, ovvero quei suggerimenti che appaiono nella barra di ricerca di google quando effettuiamo una ricerca.

Se andiamo ad informarci in merito a questa funzione, scopriremo che queste parole sono utilizzate da Google per semplificare la ricerca e si basano prevalentemente sul numero di ricerche effettuate per quei termini di ricerca, insomma, più qualcosa è cercato, più probabilmente Google ci suggerirà quella ricerca.

L'altra cosa che scopriremo invece, fondamentale in questo caso, è che i Suggest, possono essere manipolati lecitamente spingendo l'utenza ad effettuare numerose ricerche con quelle chiavi o illecitamente, mediante l'utilizzo di bot.

La parola ai Seo

In entrambi i casi, che la manipolazione sia avvenuta con mezzi leciti o illeciti, i SEO, professionisti del settore, specializzati nell'ottimizzazione di contenuti per i motori di ricerca e nella pianificazione di campagne di web marketing, sanno molto bene come procedere per rimuovere o far apparire un determinato suggerimento, e non si tratta di complotti, ma di semplice competenza professionale.

L'analisi di RobertEpstein è sicuramente molto interessante per quanto riguarda l'aspetto psicologico, e l'impatto di una simile strategia sull'opinione pubblica, tuttavia si dimostra carente di preparazione per quanto riguarda i meccanismi propri del web, una lacuna alla quale era possibile rimediare consultando un professionista del settore prima di cimentarsi nella scrittura di un articolo fondato sul nulla.