Questo venerdì 20 gennaio Donald Trump si è insediato ufficialmente alla Casa Bianca e anche in italia non sono mancati festeggiamenti da parte dei sostenitori del nuovo Presidente degli Stati Uniti d'America. In particolare a Roma si sono svolti due eventi a pochi chilometri tra loro, organizzati da quelle che possiamo definire le due "anime" dei Trumpiani in Italia. Blasting News è riuscita ad accedere in esclusiva a queste due feste: vediamo meglio che cosa è stato detto e che cosa pensano i sostenitori italiani del nuovo presidente USA.

I 'trumpiani d'Italia'

In via Sallustiana, a pochi passi da via Veneto e dall'Ambasciata USA in Italia, si è riunita l'area più 'radicale' del trumpismo italiano. Fra i vari partecipanti pure economisti come Marco Saba e Alfonso Luigi Marra ma pure attivisti dei gruppi "Amici di Putin in Italia", "Ordo Illuminatorum Universalis", "Ameritalia" e "Funzionalisti", il tutto sotto la conduzione dello scrittore Leo Zagami, il quale ha arringato la folla raccontando i principali punti programmatici e ideologici del gruppo "Trumpiani d'Italia", affermando fra l'altro: "Matteo Renzi andrebbe arrestato. Questi personaggi hanno le ore contate perché fra una settimane ci sarà un nuovo ambasciatore e un nuovo referente USA: il primo a pagare sarà Gentiloni, che ha parlato male di Trump quando incontrò la Clinton. In Italia non esistono statisti. Il buonismo è nemico dell'Italia: ci invadono con gli emigrati su cui fanno profitti. I problemi dell'Italia sono due: il PD e il Vaticano. Un anno fa Papa Francesco pontificava dentro il Parlamento americano come fosse un politico, ma lui è un anti-Papa: un gesuita non può essere Papa. Tra noi ci sono alcuni esponenti della massoneria, ma alcuni rappresentanti del Grande Oriente d'Italia sono troppo legati a Monte dei Paschi, e questi non hanno niente a che fare con noi: per salvare MPS la gente comune ogni giorno paga fiori di soldi. George Soros per noi è un criminale che sovvenziona gli anti-Trump. In Italia non c'è una destra, ma una marea di sigle che non servono a niente: per cambiare l'Italia Trump vuole un solo referente politico. Il governo e il parlamento sono soggetti mafiosi e antidemocratici. Tutto questo va cambiato: bisogna mettere in discussione la NATO che non garantisce i paesi membri. Serve più amicizia con la Russia di Putin. L'Islam è il vero nemico: è la religione più facile da comprare per il sistema, l'Islam moderato non esiste, è una bufala, l'unico che ci crede è il Papa. Questa Europa deve morire e rinascere federativa e sovrana".

L'area più moderata dei trumpiani italiani

A Palazzo Ferrajoli, in piazza Colonna, davanti a Palazzo Chigi, si è invece riunita l'area più moderata del trumpismo italiano nell'evento chiamato "Presidential inauguration" che ha visto la partecipazione di diverse centinaia di persone, con interventi politici e intermezzi musicali.

Antonio Maria Rinaldi, segretario di Alternativa per l'Italia e animatore del blog Scenari Economici, ai nostri microfoni ha detto: "Speriamo che il vento americano arrivi da noi. Le ricette economiche della nuova Amministrazione Trump dovrebbero essere attuate in Italia, in particolare serve la regolamentazione di una globalizzazione sfrenata che ha prodotto danni al tessuto industriale e massacrato la classe media. Serve riportare i siti produttivi da noi per aumentare occupazione, fiscalità e pace sociale. Vogliamo cancellare le sanzioni alla Russia, che è un paese più europeo di altri. Dobbiamo interloquire con i paesi arabi, anche per frenare l'immigrazione che favorisce solo le cooperative e non tutela i migranti. Trump vorrebbe un solo soggetto italiano che ne porti avanti le idee, le divisioni fra destra e sinistra sono obsolete e passate: occorre fare gli interessi dei cittadini". E' intervenuto anche Leopoldo Rizzi, sindaco di Vigo di Fassa (TN), uno dei pochi esponenti istituzionali, il quale ha citato Alcide De Gasperi come esempio positivo nelle relazioni fra Italia e USA.