Silvio Berlusconi starebbe pensando di lanciare una donna nel ruolo di candidato premier alle prossime elezioni politiche. Matteo Renzi, invece, sempre più sprofondante nei sondaggi con il suo Pd, si sarebbe lasciato andare a giudizi non proprio lusinghieri sull’attuale presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e sul titolare del ministero dell’Economia Piercarlo Padoan. Beppe Grillo, infine, è costretto a gestire la patata bollente del super criticato sindaco di Roma, Virginia Raggi. Problemi per il fondatore del Movimento anche con Davide Casaleggio, figlio del compianto Gianroberto, e con Luigi Di Maio che non avrebbe ‘sfondato’ come candidato premier designato.

Sono queste le notizie, o pettegolezzi politici, più importanti contenuti in un cosiddetto Dagoreport, pubblicato sul suo blog da Roberto D’Agostino.

Berlusconi punterà sulla Carfagna?

Le ultime notizie danno Silvio Berlusconi pronto a spendere 100mila euro in una settimana in una beauty farm, allo scopo di riacquistare lo smalto necessario per la prossima campagna elettorale. In questo quadro si inseriscono i retroscena pubblicati da Dagospia che vedrebbero il Cavaliere intenzionato a proporre una figura femminile come candidato premier della coalizione di centrodestra. Incaricata di testare una rosa di nomi sarebbe la fidata direttrice di Euromedia Research Alessandra Ghisleri. Le concorrenti in ballo sarebbero una ventina, ma fino a questo momento a trapelare è stato solo un nome: quello di Mara Carfagna.

La parlamentare forzista sarebbe in testa a tutti i sondaggi.

Renzi contro Gentiloni e Padoan

Mentre in casa Arcore tutto sembra filare liscio come ai vecchi tempi della prima discesa in campo, sul Nazareno secondo D’Agostino si addensano fosche nubi. La prima notizia negativa sono i sondaggi sempre più in picchiata, nonostante la nuova infornata di volti nuovi decisa da Renzi.

Anzi, la scelta di puntare sui giovani, scrive il giornalista, “ha fatto storcere il naso a molti capibastone”. Dagospia riferisce poi che “nei piani alti del Nazareno qualcuno ha sentito Matteo dire che Gentiloni è un Enrico Letta reload”. Il segretario Dem avrebbe motivato così il suo giudizio: “Paolo è lento e inconcludente come Enrico”.

Stesso trattamento riservato a Padoan. “Pensa di essere il ministro dell’Economia”, avrebbe ironizzato su di lui il “Ducetto di Rignano”.

Grillo alle prese con Raggi e Di Maio

A detta di Dagospia, Beppe Grillo non se la starebbe passando meglio di Renzi. Il guru pentastellato, travolto dalle proteste contro Virginia Raggi, considerata incapace da molti, non avrebbe escluso a priori un allontanamento del sindaco della Capitale dal M5S, ma con modi e tempi da stabilire (“abbiamo Virginia e ce la dobbiamo tenere”). Secondo D’Agostino, poi, Grillo si sarebbe accorto che “Luigino Di Maio non buca come candidato premier” perché “politicamente leggero come l’acqua panna”. Esclusa l’ipotesi Milena Gabanelli, ci sarebbe Alessandro Di Battista al quale secondo Grillo, ovviamente nella versione di Dagospia, mancherebbe il “quid” come ad Angelino Alfano.