La World Health Organization (WHO) ha stimato che 24 milioni di persone, entro il 2030, saranno colpite da malattie cardiovascolari.Grande attenzione è rivolta ai marcatori ematici di queste malattie, come il colesterolo totale e i trigliceridi, e agli alimenti o ai composti bioattivi che riescono a mantenerli a livelli normali.

Uno di questi, l’alga Chlorella ha rivelato di poter diminuirein modo significativo i livelli di colesterolo totale e LDL, dopo 4 settimane di somministrazione.Lo studio clinico condotto presso il Department of Nutritional Science and Food Management, Ewha Womans University, di Seoul e pubblicato sulla rivista Nutrition Journal nel maggio 2016, dimostra che l’utilizzo di quest’ alga, può ottimizzare il metabolismo lipidico.

Chlorella

Alga verde unicellulare molto diffusa, come supplemento dietetico tal quale o in aggiunta agli alimenti.E’ una sorgente di molti nutrienti preziosi, come clorofilla, minerali, vitamine, carotenoidi e acidi grassi polinsaturi (omega 3).In particolare, è nota l’efficacia degli omega 3 e dei carotenoidi nel prevenire diverse malattie croniche: gli omega 3 riducono la concentrazione dei trigliceridi, i carotenoidi (luteina e zeaxantina) ad effetto antiossidanteinibisconola formazione dei radicali liberi.

Lo studio clinico

Sono stati reclutati 34 partecipanti di un’età media di 24 anni privi di malattie metaboliche (diabete) e senza problemi cardiovascolari e di colesterolo.Dopo essere stati suddivisi in 2 gruppi, uno ha ricevuto 21 uova intere, da assumere in porzioni di 3 al giorno, per 7 giorni, corrispondenti a 510 mg di colesterolo; l’altro, le stesse quantità di uova, da aggiungere a 12 tavolette di Chlorella (4 tavolette a pasto), per un totale di 5 gr di alga al giorno.

Dopo 4 settimane, la somministrazione di colesterolo giornaliero, proveniente dal consumo delle uova, ha aumentato i livelli ematici delcolesterolo totale e LDL,ma il gruppo ricevente la Chlorella non ha mostratoalcuna variazione dei parametri metabolici.E’ evidente che quest’alga può essere utilizzata per mantenere il profilo lipidico nella norma, nei soggetti che assumono un eccesso di cibi grassi, così prevenendo o ritardando il rischio delle malattie cardiovascolari.Il meccanismo di azione si esplica mediante un aumento della viscosità intestinale, con conseguente inibizione dell’assorbimento intestinale dei lipidi contenuti negli alimenti.