Sanità sempre più cara e a pagamento per i cittadini italiani. Sono infatti in arrivo nuovi ticket sanitari per prestazioni prima gratuite, complice l’introduzione dei LEA (acronimo di Livelli essenziali di assistenza), per un totale di circa sessanta milioni di euro. Secondo quanto denuncia la CGIL i nuovi ticket sanitari introdotti saranno ben 24. Ma cosa sono di preciso i LEA e quali prestazioni sanitarie pagheremo con l'introduzione di nuovi ticket? Scopriamolo di seguito.

Cosa sono i LEA

Come riporta Investire oggi, i LEA sono come detto quelle prestazioni definite essenziali, le quali hanno rimodulato le cure garantite ai cittadini in modo gratuitoo, al massimo, con la compartecipazione sulla spesa finale tra Stato e contribuente.

Secondo la CGIL, l'introduzione di nuovi ticket sanitari deriva dal fatto che prestazioni chirurgiche fino ad oggi rientranti nel Day Hospital gratuite, finiranno nel calderone delle prestazioni ambulatoriali. Le quali vengono offerte solo dietro esborso di, appunto, ticket sanitari. Ciò rischierà di colpire quelle fasce più deboli che potrebbero rinunciare a curarsi perché stentano ad arrivare ''a fine mese''. D'altronde, alcune precedenti stime già denunciano il fatto che gli italiani si stanno curando sempre meno, trascurando anche la prevenzione. La quale si sa, in ambito salutare, è fondamentale.

Nuovi ticket sanitari, quali prestazioni saranno a pagamento

Ma quali sono le prestazioni sanitarie un tempo gratuite e ora soggette a ticket?

Sono quelle, come è facilmente intuibile, di routine. Si pensi alla cataratta sugli occhi, che in genere colpisce gli anziani. O al tunnel carpale, l'ernia, interventi chirurgici al cosiddetto dito ''a martello''. Ma anche l’impianto e la ricostruzione del cristallino, prestazioni di artroscopia ed artroplastica. In tutto, come detto, per la CGIL dovrebbero essere 24.

Il Servizio sanitario nazionale dovrebbe beneficiare di entrate pari a 60,4 milioni di euro, di cui circa venti ottenute coi nuovi ticket sanitari, mentre altri quaranta dall'introduzione di nuove prestazioni ora rientranti nei LEA. Vedremo se si tratta di semplice allarmismo oppure ci costerà davvero ancora di più curarci.