I nuovi Ticket sanitari rappresentano per i cittadini italiani un nuovo salasso da aggiungere alla spesa quotidiana ormai satura. Il nuovo allarme è stato emanato dalla Cgil che ha evidenziato un rincaro di 60,4 milioni di euro nell’emissione dei nuovi Ticket sanitari. Un esame minuzioso di controllo sulla relazione tecnica emanata dal ministero della Salute nel decreto Lea, ha portato alla luce il nuovo rincaro. Il nuovo sistema sui Ticket sanitari colpisce tutte le famiglie che si trovano ogni giorno a combattere contro un sistema sanitario già di per se molto travagliato.

Tutto diventa a pagamento

Il Sindacato, porta in evidenza come quelle che un tempo erano prestazioni gratuite a favore dei cittadini, ora diventeranno un ulteriore costo, influenzando il bilancio familiare già messo a dura prova nella quotidianità. Si parla di un aumento di tutta la “piccola chirurgia”: dalla cataratta al tunnel carpale le prestazioni effettuate in Day Surgery si trasformeranno in ambulatoriali dietro corrispettivo di ticket oneroso.

Un rincaro a favore di chi?

Il Servizio Sanitario Nazionale vedrà arrivare un nuovo introito di circa 20 milioni. Il pagamento del nuovo Ticket ambulatoriale consentirà un ulteriore rincaro di quasi 40 milioni. Molte le prestazioni colpite dal rincaro quali: “artroscopia, ernia inguinale, calcoli, ricostruzione della palpebra, interventi sul cristallino e amputazione delle dita della mano e del piede”.

Pro e contro del nuovo decreto

La Cgil è a favore delle nuove disposizioni del decreto Lea, che prevede altre prestazioni aggiuntive al sistema sanitario, arricchendolo di servizi che prima non erano accessibili. Ma fa luce sulle difficoltà che sorgono per il pagamento dei Ticket, esteso a tutta la mini chirurgia che prima si eseguiva gratuitamente.

Parliamo di un rincaro dei nuovi Ticket che gravano sulla testa di tutti i cittadini, ma colpiscono sempre la parte debole della popolazione “gli anziani”.

Non ci resterà che aspettare il parere coerente della Commissione Parlamentare. Tutte le decisioni sono riposte nelle mani del Governo. Una sola certezza, le nuove disposizioni saranno operative dal 2017.