Ennesimo fatto di cronaca che colpisce la sanità italiana, stavolta l'episodio a discapito di numerosi pazienti che, inconsapevoli vittime di infermieri e medici, si sono ritrovate cavie di una gara tra collaboratori sanitari. A denunciare all'epoca dei fatti l'increscioso episodio, fu il primario del reparto che, a suo discapito, venne sospeso ed invitato a ritirarsi andando in pensione. Un vero e proprio scandalo quello che è stato riportato alla luce dall'Ospedale di Vicenza:a pagarne, oltre al primario, solo i pazienti ricoverati, e cavie della gara tra infermieri del reparto.

Una gara a chi infila l'ago più grande

Una vera e propria gara con tanto di foto di pazienti infilati con aghi di grosse dimensioni, postate attraverso un gruppo Whatsapp dedicato alla scandalosa scommessa. Non solo infermieri, anche alcuni medici avevano partecipato alla scommessa degli aghi, immagini postate sul gruppo Whatsapp con tanto di commenti: "oggi infilate due grige e una blu", e la risposta di un'altro medico: "ecco, appena infilata un'altra blu..", i colori stavano a significare la grandezza dell'ago applicato ai pazienti. Secondo quanto denunciato dal primario del reparto, qualcuno aveva addirittura proposto l'inserimento di una tabella punteggi e di una classifica per nominare un vincitore.

Per il primario prima il danno, poi la beffa

Con molta probabilità il primario del reparto in questione era arrivato a visionare la chat di gruppo grazie alla complicità di uno degli addetti ai lavori. Il gruppo Whatsapp era stato nominato "gli amici di Maria", proprio per prendere in giro il primario, utilizzando il suo secondo nome, il quale appena saputo dell'accaduto, aveva palesato la sua contrarietà fino al punto di denunciare il tutto all'azienda sanitaria.

La beffa arriva dopo con la risposta della A.S.L, che prende provvedimenti contro il primario, sospendendo il medico per 10 giorni ed invitandolo a riflettere sull'episodio, che a dire dell'azienda sanitaria era mirato a lenire l'operato del reparto medico, invitandolo a smaltire il residuo delle ferie per "pensare" su quanto accaduto. Il primario che denunciò le gare tra infermieri in corsia, è stato poi invitato ad andare in pensione e starsene tranquillo.