Il test per diagnosticare l’Hiv è arrivato nelle farmacie italiane ed è acquistabile da chiunque dal 1° dicembre 2016. Una grande svolta nel campo della prevenzione del virus che dovrebbe notevolmente arginare il grave fenomeno della diagnosi tardiva. Il test potrà essere richiesto al farmacista senza l’obbligo della prescrizione del medico ad un costo di 20 euro ma non potrà essere venduto ai minorenni.
Test Aids in farmacia: come funziona
Il test per la diagnosi precoce dell’Hiv è prodotto dall’azienda farmaceutica Mylan e venduto a 20 euro. L’iter del test si basa sul prelievo di alcune gocce di sangue pungendo il polpastrello e attendere il suo esito dopo solo 15 minuti.
L’indicazione importante da seguire, prima del suo utilizzo, è quella di lasciar passare obbligatoriamente il cosiddetto “periodo finestra“, cioè i 3 mesi dal presunto contagio e la produzione degli anticorpi. L’attendibilità dell’autotest per l’AIDS si avvicinerebbe, secondo gli esperti, quasi al 100% e il consiglio, nel caso di positività del risultato, è quello di rivolgersi immediatamente ad un medico che possa eventualmente confermare la validità del risultato del test ed avviare il paziente alle terapie previste.
Aids: oltre 13 milioni di sieropositivi nel mondo
Nonostante le continue e decennali campagne sulla prevenzione dell’Hiv un numero altissimo di persone, anche in Europa, ha contratto il virus senza neppure saperlo.
Secondo il recente rapporto evidenziato alla Giornata mondiale del 1° dicembre scorso contro l'Hiv, ci sarebbe un'inversione di tendenza, rispetto agli ultimi anni, che vede la malattia nuovamente in aumento. Il problema della sieropositività riguarderebbe infatti circa 13 milioni di persone nel mondo. Nel 40% dei nuovi casi conclamati di Aids si tratterebbe di uomini che hanno avuto rapporti sessuali con lo stesso sesso, il 32% deriverebbe da rapporti eterosessuali mentre l’uso di siringhe infette avrebbe inciso del 4% sulla diffusione del virus.
Riuscire a scoprire in tempo la malattia grazie all'autodiagnosi e curarsi tempestivamente con i nuovi farmaci, potrebbe far diventare l'Aids non più una malattia estremamente mortale, considerando sempre come prima prevenzione l’adozione di comportamenti, soprattutto nel campo sessuale, sempre più responsabili e mai superficiali.