Sono in tanti che collegano erroneamente l'alzheimer alla demenza senile e a quelle malattie capaci di privare dell'intelletto una persona, proclamandone la fine. L'elaborazione resa in questo articolo, relativa a questa patologia 'legata' alla salute, vuole sopprimere tutte quelle diagnosi caserecce di base, che indicano l'ignoranza comune popolana che si ha della conoscenza di alcune 'credenze'. Così e come sempre, impegnandosi con ardore, la scienza si rivolge allo studio delle malattie e prosegue con passi da gigante senza fermarsi davanti a niente; sia nell'arduo impegno da tempo prefissatosi, sia nel tentativo di diagnosticare la cura per ogni male, - compito assai difficile considerando che la ricerca necessita di numerose risorse, non solo intellettuali ma anche finanziarie -, spesso interrotte causa le sue infinite carenze.

Alzheimer e demenza

Oggi, dopo tanti sforzi mirati alla 'comprensione' e la diagnosi di questa malattia, sembrerebbe che la ricerca stia per sovvertire nell'immediato, il mondo scientifico con una cura rivoluzionaria contro l'altzeimer; ma di cosa si tratta? Ovviamente, come per ogni malattia, la diagnosi precoce è quella ritenuta più utile per prevenirne ogni forma patologica e oggi, grazie al neuroimaging (tecnologia di prevenzione che analizza e misura il metabolismo cerebrale) utilizzato su pazienti che acutizzano problemi cognitivi, si riescono ad anticipare e rilevare le prime alterazioni dall'insorgere del morbo. Le ultime tecnologie della medicina diagnostica, al manifestarsi dei segnali che possono far presagire i primi sintomi, spesso confusi con i comportamenti della demenza senile e non, si servono della PET (Positron Emission Tomography) per misurare la percentuale di proteina beta amiloide cerebrale, che darà responso positivo se i 'soggetti' ne sono colpiti.

PET per diagnosticare l'alzheimer

L'altzheimer è oggi una delle patologie più terribili e diffuse, in quanto può annientare irrimediabilmente le capacità cognitive delle persone, portarle alla regressione degli stati di coscienza e allontanare dall'età evolutiva ogni singolo individuo. I sintomi che evidenziano il principio della malattia sono: perdita di memoria, difficoltà nello specificare una parola, trovare oggetti in luoghi non consoni al posto in cui andrebbero messi, non riconoscere ambienti specifici e così via, fino a divenire irascibili, lunatici, diffidenti e sospettosi per ogni singola persona o cosa di cui si è circondati.

Le analisi per diagnosticarla hanno visto 'testare' 228 pazienti nei 18 ospedali delle quattro città elencate: Cremona, Brescia, Mantova e Bergamo, e lo scopo della PET è stato di dimostrare, con specifici risultati, che è possibile stabilire e formulare una cura appropriata, indirizzata a differenti piani terapeutici.