"Birra ...e sai cosa bevi", diceva Renzo Arbore in un famoso spot televisivo degli anni '80 che si concludeva con il tormentone "...meditate, gente ...meditate". Meriterebbe di essere rilanciato, considerati i recenti studi che hanno posto in luce qualità e caratteristiche benefiche non indifferenti di quella che resta una delle bevande alcoliche di maggiore consumo nel mondo. Modiche quantità di birra, assunte quotidianamente, aiutano a prevenire casi di ipercolesterolemia. Potrebbe sembrare lo slogan di un Irish Pub ma in realtà si tratta di uno studio di esperti, condotto dalla Pennsylvania State University.

La ricerca condotta negli Stati Uniti

Il consumo moderato di bevande alcoliche, in particolare la birra, rallenta il declino del cosiddetto "Colesterolo buono" ed apporta notevoli benefici alla Salute. Ovviamente gli effetti vanno visti in prospettiva, nel corso degli anni. Così hanno fatto gli studiosi dell'Università della Pennsylvania che hanno preso a campione 80 mila adulti, tenendo sotto controllo il consumo di birra ed altre bevande alcoliche ed i livelli di colesterolo Hdl per un arco di tempo che ha abbracciato 6 anni. I livelli di colesterolo Hdl di tutti i partecipanti al lungo test risultavano diminuiti ma questo calo era più lento in una parte di soggetti che, oltre a fare un consumo moderato di alcol, bevevano più frequentemente birra.

I benefici del vino

La birra non è l'unica bevanda alcolica che può apportare benefici al fisico, se ovviamente assunta in quantità moderate. Se il fumo è considerato tra le maggiori cause di patologie cardiovascolari, un ulteriore studio condotto in Germania dall'università del Saarland e pubblicato sul "The American Journal of Medicine", dimostra che modiche quantità di vino (uno o due bicchieri) possono contrastare gli effetti negativi apportati dal consumo di sigarette.

Lo studio tedesco ha preso in esame gli effetti del fumo nei vasi sanguigni di 20 soggetti non fumatori che, per l'occasione, hanno acconsentito di consumare tre sigarette. Metà di questo campione ha bevuto vino rosso un'ora prima di accendere la sigaretta. I risultati hanno evidenziato come nei soggetti che avevano assunto il vino non era presente alcun cambiamento cellulare, tra quelli tipici innescati dal consumo di tabacco.

Non si era pertanto verificato il rilascio di microparticelle nel flusso del sangue che, talvolta, può indicare un danneggiamento dei vasi sanguigni. Naturalmente si tratta di studi particolareggiati, condotti su uno specifico campione di persone e non è, assolutamente, un invito al consumo smodato di alcolici. I migliori rimedi contro l'ipercolesterolemia restano quelli di una vita sana, dinamica e "saggia" dal punto di vista alimentare. Raccomandazione utile, quest'ultima, soprattutto in prossimità delle festività natalizie dove sembra sia diventato di uso comune ‘esagerare’ a tavola.