Il 2016 prosegue spedito con le dipartite di personaggi che hanno fatto la storia nei propri campi professionali. E così se ne va anche Muhammad Ali, al secolo Cassius Clay, campione dei pesi massimi di pugilato rimasto imbattuto per tutta la sua carriera. Muhammad Ali combatteva contro il Parkinson da ormai 30 anni. Malattia che gli ha sferrato un gancio letale all'ospedale di Phoenix, dove era stato ricoverato due giorni fa per problemi respiratori. Aveva 74 anni. Tanti gli aneddoti che si potrebbero raccontare sulla sua carriera. Ma uno in particolare forse è il più curioso di tutti: quando fu confrontato in una sfida virtuale contro Rocky Marciano nel 1969.

Come fu organizzato il Super fight

L'incontro tra Muhammad Ali e Rocky Marciano venne chiamato 'Il Super Fight' e fu ideato perché spesso gli appassionati dibattevano su chi avrebbe vinto tra i due. Il risultato finale venne elaborato mediante formule di probabilità immesse in un computer. Lo scontro tra i due titani fu mostrato solo una volta nelle sale cinematografiche selezionate in tutto il mondo e poi rilasciato in DVD. Per poter elaborare lo scontro, nel 1967 il produttore radiofonico Murray Woroner ha avuto l'idea di determinare gli scontri dei due campioni mondiali dei pesi massimi in una serie di scontri di fantasia tra i campioni di boxe di epoche diverse. Woroner inviò così un sondaggio a 250 esperti di boxe e giornalisti.

Tutto fu inserito in un elaboratore 315 NCR: dai reciproci punti di forza a quelli di debolezza; dagli stili e modelli di combattimento ad altri fattori esterni. Il tutto elaborato in un ufficio di servizio indipendente a Miami in Florida. Gli algoritmi sono stati forniti da un matematico di NCR, e la programmazione è stata fatta in Fortran da un dipendente di SPS.

Hank Meyer, Presidente e partner di SPS, è stato determinante nella creazione di questo match virtuale. Il Super Fight tra Muhammad Ali e Rocky Marciano fu così elaborato in 45 minuti, per poi essere trascritto su un nastro magnetico, poi trasferito manualmente su un Univac 1005 e stampato. Il tutto nel 1968.

Muhammad Ali perse il Super fight e non la prese bene

Il Super fight è stato radiotrasmesso con tanto di cronaca di Woroner e il commento di Guy LeBow. Anche i pugili che erano ancora vivi al momento hanno ascoltato i programmi e alcuni di loro hanno partecipato come osservatori. Dopo la serie di eliminatorie, l'incontro finale è stato tra Dempsey e Marciano. Marciano sconfisse Dempsey ed è stato considerato il più grande campione di tutti i tempi dei pesi massimi dal computer. Woroner assegnò al vero Marciano una cintura in oro e diamanti del valore di 10mila dollari. Muhammad Ali, dall'alto del suo carattere, non la prese certo bene e querelò Woroner per un milione di dollari. Quest'ultimo gli offrì 10mila dollari e di assistere all'incontro tra lui e Marciano.

Alla fine, quest'ultimo sconfiggeva Ali al tredicesimo round. Al che, il campione oggi dipartito disse, ironicamente, che quell'incontro era stato elaborato in Alabama. E dunque, che Marciano lo aveva sconfitto solo perché era bianco. Il Super fight fu trasmesso nel 1970 in 1500 sale del Mondo, incassando 5 milioni di dollari. Reali ovviamente.