Lutto nel mondo del pugilato. Nelle ultime ore è morto una vera leggenda del pugilato, Muhammad Ali. Lo sportivo aveva 74 anni e, di recente, aveva accusato problemi respiratori. Il pugile è spirato presso l'ospedale di Phoenix. Ad aggravare i problemi respiratori dell'ex pugile, secondo i medici, è stato il morbo di Parkinson, patologia che lo aveva colpito anni fa. Muhammad non parlava più da anni e, l'ultima volta che è apparso in pubblico, nel corso di un evento per la raccolta fondi contro il morbo di Parkinson, è apparso molto stanco e debilitato.
Nelle ultime ore, molti parenti del celebre pugile si sono precipitati all'ospedale di Phoenix. Tutti sapevano che Muhammad Ali non stava bene, e le voci di un imminente decesso si rincorrevano da una decina di giorni. Il mito del pugilato, classe 1942, è stato sconfitto dal morbo di Parkinson, patologia che ogni anno miete molte vittime.
Stile inconfondibile
Durante la sua brillante carriera, Muhammad Ali vinse gran parte degli incontri. Il suo stile, inconfondibile, è rimasto nella storia. Quando saliva sul ring Ali era imprendibile, difficile da battere anche per pugili forti come Frazier, Liston e Foreman. Ali conquistò il titolo mondiale dei pesi massimi ben tre volte e resterà nella storia perché riuscì ad essere il migliore in un'epoca piena di pugili validi, quando il pugilato era ancora uno degli sport più seguiti al mondo.
Muhammad era unico: forte, muscoloso ma velocissimo. Gli avversari tremavano quando dovevano incontrarlo.
Lo straordinario pugile fece parlare di sé non solo per il suo grande talento pugilistico ma anche per importanti scelte che, purtroppo, pagò a caro prezzo. Alì, infatti, non volle andare a combattere in Vietnam: la scelta gli costò la revoca della licenza pugilistica e la sospensione dell'attività sportiva (dal 1967 al 1970).
Il mitico pugile ripudiava l'uso della forza e la guerra: ecco perché decise di non combattere in Vietnam. Muhammad Ali ha battuto i più forti pugili del mondo ma non è riuscito a battere il morbo di Parkinson. Addio a un 'pilastro'del mondo del pugilato.