Navigatori e esploratori portati dal vento come condottieri rispondono alla chiamata dei cittadini, uniti da una passionecondivisa salgono a bordo di Goletta Verde, il veliero di Legambiente. Cittadini protagonisti che richiamano la truppa pereseguire controlli nei luoghi più nascosti, in spiagge, foci e torrenti nonancora monitorati dalle agenzie regionali.

Il mese di agosto è un periododi concentrazione in massa dell'inquinamento microbiologico delle zonecostiere. L'inquinamento va di pari passo agli spostamenti in massadell'uomo che per fortuna negli ultimi anni ha iniziato a sfruttare anche i mesi estivi antecedenti agosto.

Sei delitti sotto l'ombrellone sono i punti della nuova battaglia Legambiente: lamancata depurazione, l'abusivismo, la speculazione edilizia, la privatizzazionedel demanio, l'illegalità e l'offesa delle trivellazioni petrolifere offshore.

Con la sua celebre campagna Legambiente ha presentato a Firenze, alla vigiliadi Ferragosto, i dati emersi dal monitoraggio delle acque costiere dellaToscana.

La frase di apertura della conferenza recita così:"Siamo tranquillamente preoccupati". Situazione generale buona, dei601 chilometri della costiera toscana. Elba, Massa, Carrara e Piombino a parte.Sono le foci di canali, torrenti e scarichi sotto la lente di monitoraggio deibiologi. Tre su cinque i punti critici fuorilegge giudicati come fortemente inquinati:due punti nel comune di Portoferraio, alla foce della Concia, in localitàAntiche Saline e alla foce del fosso di San Giovanni.Segue sempre nell'Elba, il giudizio inquinato nei campionamenti eseguiti pressolo sbocco dello scarico del depuratore Vaccarelle a Capoliveri in piena zonaumida parte del Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.

Una crisi del sistema depurativo dell'isola toscana, nelle stesse condizioni da molti anni con il 40% delle acquereflue urbane non depurate. Senza contare i 24 milioni di cittadini italiani chescaricano direttamente in mare. Mola, zona umida e delicata dal punto di vistaambientale, vede incombere il progetto di un nuovo porto che mette a rischio la prateria di posidonia.

Gli scarichi di Mola e della foce di SanGiovanni toccano zone ambientali rilevanti mettendo a rischio la zona costiera circostante, le saline e le terme con rischio per la balneazionee per l'economia locale.

In tutto nove i prelievi nella provincia di Livorno, quartazona inquinata risulta Piombino, presso le acque dello sbocco dello scaricodella spiaggia antistante via Salivoli.

Massa presenta una situazione di forte inquinamento pressola foce del canale Magliano, in località Marina dei Ronchi e Carrara in localitàMarina alla foce del torrente Carione. Gli altri prelievi dichiarano parametrientro i limiti di legge nella provincia di Lucca e a Pisa, dove sonostati eseguiti due campionamenti: uno alla spiaggia di Marina di Vecchiano euno alla foce del canale Scolmatore dell'Arno.

Trecampionamenti a Grosseto nelle acque alla foce del fiume Alma, nel comune di Castiglionedella Pescaia, in località Punta Ala; alla foce del fiume Albegna  nel comune di Orbetello; alla spiaggia Cala Galera nel comune di Monte Argentario.

I campionamenti effettuati il 7 e 8 agosto sono stati eseguiti dalla squadra di biologi di Legambiente che indagando parametri microbiologici relativi a enterococchi intestinali e escherochia coli, parametri chesuperano i valori previsti dalla normativa Dlgs 116/2008 sulle acque dibalneazioni vigente in Italia.

Anche quest'anno il Consorzio Obbligatoriodegli Oli Usati è Main Partner della campagna di Legambiente. "Ladifesa dell'Ambiente, e del mare in particolare, rappresenta uno dei capisaldidella nostra azione", spiega Antonio Mastrostefano, responsabileComunicazione del COOU. L'olio usato "seeliminato in modo scorretto questo rifiuto pericoloso puòdanneggiare l'ambiente in modo gravissimo: 4 chili di olio usato, il cambio diun'auto, se versati in mare inquinano una superficie grande come sei piscineolimpiche".