La sfida dei combustibili ecologici attrae gli scienziati di tutto il mondo, sempre alla ricerca di nuovi materiali per produrre energia a basso impatto con cui alimentare i mezzi di trasporto e riscaldare le case. Recenti studi hanno individuato due nuovi modi per ricavare combustibili ecologici, utilizzando come materia prima la comune canna o riutilizzando i sacchetti di plastica usati.

Secondo le ricerche effettuate dalla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, dalla pianta Arundo donax, la comune canna domestica, si può ricavare biogas. La pianta Arundo donax è ideale per produrre biogas nel Mediterraneo in quanto si tratta di una specie poliennale produttiva per dieci anni.

La canna è una pianta erbacea perenne dal fusto lungo e robusto che cresce bene anche in terreni poveri e marginali, senza necessità di sottrarre campi all'agricoltura. La canna può essere utilizzata come materia prima per produrre biocarburanti o al posto dei combustibili fossili per ottenere elettricità e calore. Nel corso delle sperimentazioni condotte dai ricercatori, la canna ha evidenziato la capacità di produrre metano, soprattutto se sottoposta al doppio raccolto nel corso dell'anno. La facile reperibilità nelle zone temperate e sub-tropicali di ambedue gli emisferi la rende un rimedio eccellente per la produzione di biogas con un impatto basso sull'Ambiente.

Lo studio condotto presso l'Illinois Sustainable Tech Center sulle buste della spesa, stabilisce invece che da esse si può ricavare diesel. Lo studio completo è stato pubblicato sulla rivista scientifica Fuel Processing Technology. I tanto vituperati sacchetti di plastica, che purtroppo sono fonte di rifiuti sia in mare che sulla terraferma, potrebbero essere tramutati in gas naturale e diesel, oltre che nafta solvente e olii lubrificanti. La coordinatrice del progetto, Brajendra Kumar Sharma, afferma:

"Mediante la distillazione del greggio si può ricavare soltanto il 50 per cento dei combustibili, mentre lavorando sulle buste di plastica, le quali sono formate da petrolio, è possibile il recupero di oltre l'80 per cento di combustibile".

Il problema ambientale dei sacchetti di plastica usati incombe in quanto solo negli USA, stando ai dati forniti dal Worldwatch Institute, si buttano quasi cento miliardi di sacchetti di plastica ogni anno. L'Agenzia americana per la protezione ambientale riporta che solo il 14 per cento di essi viene riciclato. La maggior parte dei sacchetti finisce nelle discariche o, peggio, direttamente in mare.