La necessità, si sa, aguzza l'ingegno. Soprattutto in contesti molto difficili come i Paesi africani dove mancano anche le cose più elementari, come acqua corrente, cibo e luce. Quanto a quest'ultima, dopo avervi parlato della possibilità di trarla dall'urina, in questa sede vi parliamo di un'altra invenzione davvero geniale. Iniziata, è proprio il caso di dirlo, per gioco. Ossia una giostra capace di produrre energia utilizzandola. L'invenzione arriva dal Ghana, più precisamente dall'isola di Pediatorkope, per opera dell'organizzazione no profit Empower Playgrounds.

La quale gestisce un parco dove sono state installate appunto queste geniali giostrine. Vediamo come funzionano.

Servono le zone più limitrofe del Paese

Il Ghana, rispetto ad altre realtà, è comunque un Paese avanzato. Ma le zone più periferiche soffrono ancora, con l'energia elettrica spesso ad intermittenza. Queste giostre possono dunque portarla nelle case e sono già quarantadue le scuole che in tutto il Continente nero le utilizzano. In sostanza, esse esteticamente sono come giostre comuni, ma in più hanno installate delle turbine capace di ricaricare le lampade a batteria. Una dinamo che si aziona col movimento dei bambini. Più essi si divertono a giocare, più queste batterie si ricaricano.

Cosa dice l'Ong che le ha ideate

George Thompson, project manager dell'Ong Empower Playgrounds che le ha ideate, ci tiene a precisare che non lo fanno per fare soldi ma per portare una speranza in più ai meno abbienti, in modo semplice e creativo. In più facendo giocare e divertire i bambini. Cosa volere di più? Purtroppo le multinazionali e i Paesi industrializzati non fanno nulla per questi paesi disagiati e dunque meglio inventarsi cose simili.

Quei Paesi hanno anche molte risorse, come diamanti del sottosuolo o l'avorio degli animali; ma sono gestiti da bracconieri e gente senza scrupoli che adoperano nel mercato nero. Ai paesi sviluppati conviene che essi restino arretrati. Poi non si lamentino se arrivano sulle loro coste.