Il Grande Progetto Pompei sembra essere partito! Ma cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta... Recentemente l'UNESCO ha presentato un piano di gestione volto a individuare e ad indirizzare un sistema operativo unico di turismo sostenibile per l'area vesuviana, ossia la cosiddetta Buffer Zone. Si affianca, a tale proposta, il Grande Progetto Pompei, un progetto che si concentra sulla sola area archeologica pompeiana e che prevede differenti punti operativi.
Vogliamo adesso chiarire i punti principali previsti da questo progetto, seguendo la cosiddetta regola delle FiveW5 (who, what, when, where, why?).
WHO: L'UNESCO, La Regione Campania, Organi del MiBACT, Provincia di Napoli e comuni interessati hanno provveduto alla realizzazione di un piano e di varie linee strategiche da attivare sulla Buffer Zone.
WHAT: Le azioni previste sono mirate al miglioramento dell'area archeologica vesuviana, un miglioramento, questo, collegato alla necessaria riqualificazione, conservazione e sicurezza dei siti. In maniera particolare il Progetto Pompei prevede: 1) l'arresto del degrado del sito archeologico con atti volti a riportare il sito a migliori condizioni, attuando anche azioni di restauro; 2) la creazione di un sistema di conservazione - programmata per avere un sistema di organizzazione e di gestione nell'Amministrazione; 3) un monitoraggio continuo dello stato di conservazione e di rischio delle strutture presenti nel sito; 4) la progettazione e realizzazione di nuove opere volte alla miglioria e al sostentamento delle strutture esistenti; 5) un sistema di sorveglianza per la sicurezza del sito.
La Regione Campania, e i vari enti sopra menzionati, si impegnano, inoltre, a migliorare la rete di trasporti esistente intorno all'area della Buffer Zone, avanzando vari ed ipotetici progetti che riguardano non solo la rete stradale, con l'Autostrada A3 e le strade locali; ma anche la rete ferroviaria, con le Ferrovie dello Stato che si impegnano a migliorare i tratti ferroviari della zona interessata.
E ancora le vie navigabili che includono perfezionamenti nelle aree e nei collegamenti portuali ed una probabile nuova apertura del Metrò del mare che potrebbe diventare Archeo - Metrò che collegherà Napoli e Sorrento con i comuni della Buffer Zone.
L'UNESCO, con il suo progetto di gestione, prevede la creazione di un sistema di organizzazione per il turismo sostenibile, con una rete di percorsi tematici che gli utenti potranno prenotare online e che seguiranno una procedura di rotazione annuale.
Tra le altre azioni previste ci sono anche le bonifiche e le riqualificazioni ambientali, per liberare questa magnifica area Campana dagli sconcertanti panorami ambientali caratterizzati anche da scempi edili e aree industriali abbandonate.
WHEN: entro il 2015 tali progetti dovrebbero essere completati, e speriamo che siano almeno iniziati e che non si collochino nell'ormai cospicuo elenco campano delle opere iniziate e mai concluse.
WHERE: la zona interessata da tali provvedimenti è la cosiddetta Buffer Zone, ossia l'area campana che comprende i comuni di: Portici, Torre Annunziata, Torre del Greco, Pompei, Ercolano, Castellammare di Stabia, Boscoreale, Trecase e Boscotrecase. Su queste zone saranno impiegate le risorse finanziare messe a disposizione che ammontano a 105. 000. 000 di euro. Inoltre sono stati sottoscritti due decreti che prevedono l'utilizzo dell'Art-Bonus, ossia un credito d'imposta che permette agli utenti singoli (persone fisiche e giuridiche) di beneficiare di un regime fiscale agevolato se intenderanno contribuire economicamente al finanziamento delle attività previste dal Grande Progetto Pompei.
Inoltre con il decreto Sblocca Italia anche i comuni potranno prendere in considerazione eventuali progetti presentati da singoli (cittadini o aziende) per la riqualificazione dell'area vesuviana.
WHY: perché la Campania ha bisogno di migliorare un'area che per troppo tempo è stata caratterizzata da atti incompleti e prese in giro.
Perché i turisti Italiani (e il resto del Mondo) vogliono poter accedere comodamente a questi siti e fruire di tutti i servizi per conoscere le testimonianze antiche che hanno contribuito alla formazione della storia di tutti noi italiani.
Perché la Campania può e DEVE sfruttare al meglio il settore turistico, perché dispone di tante bellezze naturali, artistiche, culturali che (se ben utilizzati) basterebbero come sola fonte economia per sostenere l'intera regione. Bellezze, risorse e ricchezze, quindi, che il resto del mondo ci invidia.