L'ondata di caldo che sta colpendo l'Italia in questi giorni secondo le Previsioni meteo di luglio sta per finire e non è dovuta a El Nino, il surriscaldamento dell'Oceano Pacifico che avviene ciclicamente ogni 5-10 anni e che sta riducendo i tempi tra un avvenimento e l'altro a causa del surriscaldamento globale dovuto dall'uomo. Il 2015 sarà l'anno più caldo dal 1880, ovvero da quando si fanno precise misurazioni scientifiche, e batterà il record del 2014: secondo i meteorologi El Nino sarebbe dovuto arrivare lo scorso anno ma ciò non è avvenuto, eppure le temperature furono nel complesso le più elevate di sempre (anche se in Italia l'estate fu molto piovosa).
In questa prima metà di luglio l'Italia è sotto l'attacco di Flegetonte, un anticiclone africano che ha portato un intenso caldo con molta afa con punte di 40 gradi (a Siena si sono toccati i 45.8°): vediamo le previsioni meteo per i giorni dall'8 al 12 luglio e per la seconda parte del mese e diciamo qualcosa di specifico su El Nino.
Previsioni meteo da mercoledì 8 a domenica 12 luglio
Fino a mercoledì 8 luglio il caldo sarà estremo in tutta Italia, ma l'anticiclone Flegetonte ha le ore contate: le temperature sono su tutta la penisola tra 35 e 40 gradi, con un elevato tasso di umidità che porta a percepirne fino a 5 in più.
Per fortuna però proprio da pomeriggio/sera di mercoledì arriveranno piogge e temporali al Nord, in particolare al Nord-Est, con relativa diminuzione delle temperature che scenderanno di 5/8 gradi nelle regioni settentrionali grazie anche ai freschi venti orientali, qualcosa meno in quelle Centro-Meridionali.
Temporali previsti anche sugli Appennini centrali.
Da giovedì 9 luglio fino a domenica 12 luglio le previsioni meteo indicano un ritorno alla normalità estiva: l'anticiclone Flegetonte abbandonerà l'Italia lasciando spazio al "solito" anticiclone delle Azzorre che riporterà le temperature nella norma di stagione. Nella seconda metà del mese prevista una forte perturbazione atlantica che eliminerà il caldo e l'afa ma portando precipitazioni di forte intensità.
El Nino: cosa è, che effetti ha
El Nino si genera nell'Oceano Pacifico equatoriale mediamente ogni 7/8 anni, ma il surriscaldamento globale ne ha accelerato i tempi e aumentato l'intensità. In pratica consiste in un anomalo aumento della temperatura dell'acqua al largo del Sudamerica, cosa che provoca effetti molto diversi su quasi tutte le zone del pianeta ma che globalmente è causa di un aumento delle temperature globali: si prevede che il 2015 sarà l'anno più caldo della storia (per lo meno recente), l'ultima volta che El Nino ebbe effetti così forti fu nell'estate 2003, almeno in Italia decisamente simile a questa, ma il peggiore degli ultimi 50 anni fu quello del 1997/98.
El Nino può portare siccità tremenda come sta facendo ora a Porto Rico per esempio, ma anche in parte qui da noi, oppure devastanti piogge e uragani come in Perù e in Equador; tipica del Nino è la grande variabilità degli effetti ma anche il loro essere estremi: che si tratti di piogge, siccità o ondate di calore, sono sempre a livelli molto alti.
Europa, Medio Oriente e Asia centrale, Africa occidentale sono le zone del pianeta colpite con meno intensità dagli effetti di El Nino, il che vuol dire che gli effetti arrivano in ritardo e un po' attenuati: il caldo e l'afa causati dall'anticiclone Flegetonte non sono imputabili a El Nino, vedremo in seguito cosa accadrà col meteo ma di certo c'è che il 2015 sarà l'anno più caldo di sempre a livello globale.