I gabbiani stanno invadendo le nostre città. È molto facile ormai vederli predare un piccione e razzolare tra i rifiuti urbani. Hanno perfino attaccato le colombe bianche liberate nel cielo di piazza S.Pietro da Papa Francesco. La loro diffusione sembra essere senza sosta. Sempre più di frequente si assistono a scene raccapriccianti nelle ville romane, come ad esempio attacchi agli anatroccoli nei laghetti, predati sotto gli occhi di grandi e bambini, le picchiate sugli storni in volo che vengono colpiti e poi raccolti al suolo per essere mangiati in pace, oppure il dilaniare dei cadaveri di altri animali ai margini delle strade.

Attività che li accomuna ai corvi, anch'essi sempre più presenti, e che si contendono lo spazio aereo sopra la capitale. Sembra quasi che la Natura si ribelli alla presenza dell'uomo.

Le battaglie aeree

Non è raro assistere a vere e proprie battaglie aeree con urla, inseguimenti e colpi d'ala di becco ed artigli tra queste due fazioni sempre più agguerrite, affamate e consce della loro forza organizzata in squadriglie. Anche se non in questo modo, possiamo accorgerci della loro presenza all'alba, quando si risvegliano schiamazzando e disturbando il sonno dei cittadini. Le loro urla echeggiano in un crescendo sempre più parossistico come a rivendicare la loro presenza svegliando le persone.

È proprio l'aumento della produzione di rifiuti a rendere massiccia la loro presenza, come spiega Fabrizio Bulgarini, responsabile del "progetto biodiversità" ed ornitologo del WWF: "Il gabbiano reale è una specie particolarmente adattabile ed ha conquistato le nostre città perché trova due condizioni importanti: una è quella alimentare, ovvero un'inesauribile fonte di cibo, l'altra è il fatto che trova sui palazzi un ambiente nel quale nidificare.

Il gabbiano reale nelle nostre città preferisce mangiare rifiuti, attacca i piccioni, mangia i ratti lungo i fiumi, si comporta come uno spazzino e sempre più di frequente ha interazioni con l'uomo, con la nostra specie, magari fuori dai ristoranti".

Li vediamo quotidianamente, infatti, vicino le pizzerie a taglio, sui tetti delle auto in sosta, facendosi più intraprendente ed accettando il cibo che gli viene offerto, anche scacciando i gatti da sempre nelle strade romane ma le cui colonie sono sottoposte a sterilizzazione.

Cosa fare per restituire a questi uccelli la loro natura marina?

Si dovrebbe cambiare completamente il nostro modo di gestire le città. Sarebbe opportuno mettere in atto delle procedure di controllo della popolazione. Un metodo abbastanza efficace è quello di togliere le uova alle nidiate per non farli riprodurre. Non è però semplice in quanto si tratta di una specie tutelata dalla legge, ma è pur sempre una specie che si sta approfittando dell'uomo anche perché le norme della regolamentazione non sono così precise da permettere un controllo.