Il Festival della carne di cane che si tiene ogni anno, il 21 giugno a Yulin, in Cina, non è l'unica ricorrenza asiatica durante la quale migliaia di bestiole innocenti vengono letteralmente torturate e massacrate per un'assurda tradizione. In queste ultime settimane, la Lega Antivivisezione (LAV) sta diffondendo notizia che in Corea del Sud, tra pochi giorni si darà il via ad un'altra strage di cani. Infatti, nel Paese asiatico, dal 13 al 23 luglio e il 1° agosto, partirà la "Bok Nal", cioè "i giorni del cane". Purtroppo, non si tratta di una simpatica celebrazione insieme ai nostri amici a quattro zampe, ma di una nuova mattanza legata ad una ritualità, ad una superstizione che fa rabbrividire.
Cani uccisi e mangiati per assorbirne la gioia di vivere: la Lav dice basta a questo massacro!
Ogni anno, in Corea del Sud, si celebra questa "festa", durante la quale i cani vengono barbaramente uccisi e mangiati nel rispetto di una tradizione che rasenta il mondo dell'assurdo. Infatti, i coreani sogliono macellare le innocenti bestiole e banchettare con le loro carcasse, perché secondo la leggenda, mangiando i cani, l'uomo assorbirebbe la loro gioiosità e la festosità nel vivere. Come sostiene la Lav, se è vero che le tradizioni vanno rispettate, è pur vero che queste, però, non devono trasformarsi in un pretesto per commettere atroci crudeltà e far scorrere il sangue di migliaia di animali innocenti.
La Lav, per protestare e fermare questa strage, ha lanciato un hashtag #StopBokNal2015, tramite il quale tutti possono diffondere notizia sulle atrocità commesse in Corea del Sud e unirsi alla causa animalista per salvare la vita a tanti cani. Inoltre, sempre la Lega Antivivisezione, ha reso noto di aver già inviato una lettera all'ambasciatore coreano a Roma, per fare in modo che queste vibranti proteste giungano alle autorità coreane, che così possono rendersi conto della battaglia che l'opinione pubblica occidentale sta portando avanti, per porre fine alla tradizione di Bok Nal, chiedendo che il Paese asiatico decida una volta per tutte di porre fine a questa festa straziante.
Tutti possiamo inviare una lettera con le nostre rimostranze all'ambasciatore, basta collegarsi al sito della Lav e prendere da lì i riferimenti per far sentire la nostra voce alle istituzioni coreane, affinché questa assurda e barbara superstizione venga messa da parte una volta per tutte, risparmiando così la vita a migliaia di cagnolini innocenti.