Via libera definitivoal ddl Madia per la riforma della Pubblica Amministrazione. IlSenato ha approvato - con145 voti a favore, 97 contrari e nessun astenuto - la delega sulla P.A.
Tra le varie novità della riforma -dai licenziamenti facili all'eliminazione del voto minimo di laurea per i concorsi pubblici- una in particolare sta facendo molto discutere. IlCorpo forestale dello Statosarà infatti assorbito in un’altra forza di polizia, probabilmente i Carabinieri. Puntando ad un graduale e omogeneopassaggio delle funzioni di tutela ambientale e alimentare.
Le squadre anti-incendio passeranno invece sotto i Vigili del fuoco.È stato inoltreistituitounnumero unico per le emergenze, esteso all'intero territorio nazionale, che prenderà il posto di tutti gli altri: il 112.
Le reazioni alla riforma della Pubblica Amministrazione
«Sul ddl delega sulla pubblica amministrazione il Parlamento ha avuto un ruolo centrale e il lavoro costante in commissione, come in Aula, ha consentito di concludere l’iter di questa riforma senza il voto di fiducia. Impresa ancora più positiva se si considerano la quantità e la complessità delle materie e degli interessi toccati», commenta il senatore del Pd Giorgio Pagliari, relatore del ddl, sostenendo che si tratta non solo di riorganizzazione ma «di vera e propria riforma della Pubblica amministrazione».
L'opposizione è in tumulto.«Lo scioglimento del corpo forestaledello Stato», hanno commentatoi senatori della Lega Nord Paolo Arrigoni e Stefano Candiani, «è l’agnello sacrificale per la campagna demagogica di Matteo Renzi, a cui interessa solo twittare la riduzione da cinque a quattro delle forze di polizia spacciando risparmi inesistenti.Con questo provvedimento si è persa l’occasione di costituire una vera polizia ambientale».
«Il governo Renzi», ha dichiarato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Senato, Gianluca Castaldi, «ha detto no alla creazione di una polizia ambientale e al tempo stesso ha depotenziato il corpo forestale dello Statosenza toccare gli sprechi clientelari dei forestali nelle Regioni a statuto speciale come in Sicilia. Le ecomafie ringraziano!».