Dev’essere ancora firmato il protocollo di Parigiche sostituirà Kyoto dal prossimo mese di dicembre per il periodo tra il 2021-2030 (dopo un percorso piuttosto travagliato). Tuttavia, il direttore dell'Ufficio spagnolo per i Cambiamenti Climatici, Susana Magro, ha annunciato lunedì che il paese dovrebbe ridurre le proprie emissioni di gas serra di circa il 28%, prima di raggiungere il terzo decennio del secolo.
Le richieste dell'UE
L'UE, nel mese di ottobre, ha sollevato alcunerichieste ai paesi che si impegnano a combattere il cambiamento climatico.
Neldecennio 2021-2030, la Spagna dovrà ridurre le emissioni di CO2 invece che del 10% - obiettivo che è stato imposto per il periodo 2005-2021 - di un 28%. "Questa misura significa un notevole sforzo", ha detto Susana Magro ai corsi estivi dell’Università Internazionale Menéndez Pelayo (UIMP) a Santander.
Per quanto riguarda la fattibilitàdi questa decisione, il segretario dell'Ufficio per i cambiamenti climatici sostiene di poter mettere in atto migliori programmi di sostegno per la mitigazione dei gas serra rispettoa quelliattuatifino ad oggi. Strategie climatiche come alberghi Air, Pima Progetti Sol e Pima Terra per il rinnovo dei trattori sono tutte misure per le aziende volte a combattere il cambiamento climatico e raggiungere l’obiettivo fissato dall'UE.
“Presto dovremo fare un piano diretto per le società in cui queste direttive possano essere sostenute per ridurre le emissioni, in particolare quella chiamata Pima Società" ha avanzato Magro.
La quantità di riduzione delle emissioni di CO2 del 28% per il 2030 è una stima che ilgoverno spagnolo ha fatto in merito agli impegni presi con l'Unione Europea in riferimento al protocollo di Parigi.
Altre restrizionidevono ancora essere comunicateda organizzazioni comunitarie: queste potrebbero e dovrebbero essere ancora più restrittive.Finora, 43 paesi - dei 196 aderenti - hanno inviato i rispettivi contributi al roadmap di Parigi per il prossimo protocollo. La cosa più significativa è che, pur essendo solo un quarto di tutti i paesi, quelli aderentirappresentano il 65% delle emissioni globali di gas serra.