Le associazioni ambientaliste cremonesi, capeggiate da Marco Pezzoni di CreaFuturo e Benito Fiori di AmbienteScienze, nella giornata di sabato 10 ottobre hanno portato nella città del Torrazzo alcuni protagonisti dell'alternativa all'economia lineare del consumismo e dello spreco, destinata a depauperare un pianeta dai limiti ben circoscritti di tutte le sue risorse, fino a renderlo invivibile per le generazioni future.

Gli intervenuti nella sala Zanoni di Cremona, in rappresentanza della nuova economia circolare ad imitazione della natura, dove nulla va sprecato e tutto viene riutilizzato in un ciclo virtuoso, sono stati Enzo Favoino, coordinatore del Comitato Scientifico di Zero Waste Europe e di Rifiuti Zero Italia, oltre che progettista di tecnologie a freddo per il trattamento dei rifiuti; Franco Bonesso, vicepresidente della provincia di Treviso e membro di Contarina Spa che gestisce i rifiuti con metodologie d'avanguardia in ambito mondiale; Mirko Tutino, assessore del Comune di Reggio Emilia e tra i fautori di un impianto di Trattamento Meccanico dei rifiuti come alternativa al loro incenerimento.

Particolarmente efficace l'intervento di Enzo Favoino, che ha chiarito come la direzione indicata daRifiuti Zero non sia una delle possibilità tra cui scegliere, ma una strada obbligata per chi ha a cuore la sopravvivenza del genere umano nell'Ambiente che ci ospita.

E' irrazionale pensare di poter continuare sulla via del sovrasfruttamento delle risorse rispetto alla capacità del pianeta di rigenerarle: ogni anno il cosiddettoEarth Overshoot Day è sempre più ravvicinato, quest'anno è stato il 20 agosto, mentre nel 2003 era stato il 22 settembre e nel 1993 il 21 ottobre.

La corsa all'accaparramento delle materie prime in uno scenario mondiale con una popolazione costantemente in aumento e le nuove economie di Cina, India e Brasile in continua espansione porta inevitabilmente a situazioni conflittuali, che si traducono in guerre e in migrazioni di massa impossibili da gestire.

A questo proposito, ha sottolineato come la metodologia di Rifiuti Zero sia un caposaldo non solo per l'ambiente, ma anche per la pace e la solidarietà, ricordando con orgoglio che nel marzo scorso a Massafra (TA) gli è stato assegnato il "Premio per la pace: costruzione di comunità solidali", istituito da Mediterranea Consumo, associazione impegnata nella tutela e salvaguardia dei diritti civili e del consumo critico e solidale.

Molto pragmatica la relazione di Franco Bonesso, che ha dimostrato, dati alla mano, come la raccolta differenziata spinta sia vantaggiosa, non solo a livello ambientale e sociale, ma anche economico, con una riduzione dei costi complessivi del sistema di gestione dei rifiuti rispetto all'incenerimento ed al sotterramento in discarica, oltre a promuovere un aumento dei posti di lavoro.

Se si pensa che Contarina Spa gestisce la raccolta dei rifiuti in 50 Comuni del Trevigiano, capoluogo compreso, coinvolgendo circa 550mila persone, basterebbe moltiplicare per 100 in tutta Italia tale esempio virtuoso, consolidato e facile da imitare, e per gestire la parte residua dei rifiuti attualmente non trattabile (pari a non più del 10-15% del totale) diventerebbero inutili quasi tutti gli inceneritori esistenti, con evidenti vantaggi per l'ambiente e per la salute dei cittadini.

Mirko Tutino ha parlato della sua esperienza al Comune di Reggio Emilia. La chiave di volta per la chiusura dell'inceneritore locale è stata l'introduzione della tariffa puntuale (paghi solo per i rifiuti indifferenziati prodotti che non si possono riciclare o compostare), un meccanismo fiscale per cui alle famiglie conviene fortemente non sprecare, ma anzi riutilizzare e recuperare materia.

La vita e la morte camminano insieme: se non si muore alla stupidità dello spreco delle risorse, non si può vivere la saggezza del riuso, del riciclo, del compostaggio e della riprogettazione industriale. Come al solito, bisogna scegliere tra egoismo ed amore.