L'accordo è già stato definito storico e Laurent Fabius, il presidente della COP21, per sancire il verdetto di questa maratona di 13 giorni, ha utilizzato un martelletto (ovviamente verde).Un piccolo martello che però, ha sottolineato Fabius, potrebbe essere capace di fare gradi cose.

In breve, i rappresentanti dei 195 Stati riunitisi a Parigi sono riusciti a raggiungere un accordo che consta principalmente di tre punti: le revisione sui tagli alle emissioni nocive dovrà essere fatta ogni cinque anni, con un attenzione particolare rivolta ai paesi in via di sviluppo, a cui verranno destinati cento miliardi di dollari per raggiungere gli obiettivi.

Ma soprattutto è stato posto un limite di 1,5 gradi al rialzo della temperatura: un parametro importantissimo e che ha già raccolto un discreto successo, oltre agli applausi che hanno caratterizzato la chiusura della Conferenza mondiale sul clima.

Un accordo storico

E la felicità per l'accordo raggiunto è arrivata dall'Inghilterra, con le parole di David Cameron, e pure dall'Italia, con le dichiarazioni del Premier Renzi, ieri impegnato alla Leopolda e che in un tweet ha parlato di "Italia protagonista, oggi e domani". Particolarmente forti e piene di speranza le parole di Barack Obamache, dopo aver sottolineato il ruolo da protagonista ricoperto dalla leadership americana nei negoziati, ha parlato dell'ultima chance per salvare il pianeta dalle possibili ripercussioni deicambiamenti climatici.

Per questo Fabius ha dichiarato che avrebbe voluto avere lì, per l'ultimo giorno della Conferenza mondiale sul clima, tutte le persone che hanno contribuito a raggiungere questo storico accordo sul clima. Dalla 21esima conferenza sul clima è uscita una bozza "giusta, ambiziosa ed equilibrata" e, soprattutto, giuridicamente vincolante, come era stato espressamente richiesto da tutte le parti, ambientalisti inclusi.

E tutte le parti sono state prese in considerazione nelle indicazioni finali: le isole, con un'attenzione particolare all'erosione delle loro coste; l'Africa, a cui verranno dati i mezzi finanziari necessari; l'America Latina, che verrà supportata nella protezione delle proprie foreste e ne aiuterà i produttori petroliferi con la diversificazione dei loro prodotti.

Vincere uniti

"Nessuno può raggiungere il successo da solo": queste le parole, originariamente pronunciate da Nelson Mandela e ripreso durante la COP21 dal suo presidente, Laurent Fabius. "Il successo - diceva Mandela - è portato da tutte le nostre mani unite". Il punto? Agire prima di tutto negli interessi comuni internazionali, che sicuramente contribuiranno a preservare al meglio gli interessi nazionali. "Il traguardo è in vista - ha annunciato ieri il segretario generale delle Nazioni UniteBan Ki-moon - le soluzioni al cambiamento sono sul tavolo, starà a noi prederle". Gli ultimi ringraziamenti sono arrivati da parte di di François Hollande, che ha voluto esprimere "tutta la gratitudine della Francia" a chi ha lavorato duramente in questi 13 giorni.