Negli anni 70 era un'abitudine consolidata: il guasto dell'estate. In prossimità del 15 di Agosto, a volte prima e talvolta dopo quella fatidica data, così come i vacanzieri italianisi preparavano a rientrare nelle grandi città abbandonando mare e montagna, l'estate meteorologica si preparava invece ad abbandonare la scena iniziando con un brusco guasto e trascinandosi, depotenziata, fino a Settembre. Il fenomeno, col passare degli anni e con l'avanzare del tristemente noto riscaldamento globale, è andato inesorabilmente scomparendo, con pochissime eccezioni.

L'estate 2016 potrebbe rappresentare proprio una di queste eccezioni.

Ferragosto fresco e bagnato

Per chi vive nelle grandi città, isole di calore sempre più invivibili, in particolar modo per gli anziani, i bambini e chi svolge lavori o attività all'aperto con l'oppressione dell'afa, quella di oggi è certamente un'ottima notizia. Per chi è solito concentrare le proprie vacanze includendo il periodo di Ferragosto, il cambio di circolazione previsto per quei giorni è come una coltellata al fianco. Anche gli albergatori, ovviamente, stanno facendo gli scongiuri ma ciò che la natura sembra promettere, lascia sempre meno spazio ai dubbi, stando ai continui aggiornamenti modellistici. Giungerà nel nostro paese aria fredda dalla Scandinavia che contrasterà pesantemente con la presente caldazza italica e il risultato dello scontro tra masse d'aria sarà esplosivo.

Vere e proprie perturbazioni legate ad un minimo con perno tra Finlandia e Norvegia e probabili minimi secondari sul golfo Ligure o sull'Adriatico (per l'esatta collocazione ci sarà tempo e ovviamente i fenomeni ne verranno influenzati a seconda del posizionamento) scenderanno in direzione del suolo italico dall'11 del mese in poi.

Il calo delle temperature associato a tali passaggi dal Nord Europa sarà nell'ordine dei 10-12 gradi, a seconda dell'esatta traiettoria della saccatura. Uno scivolamento lungo le regioni adriatiche determinerebbe un calo più corposo ad est e meno ad ovest, con annesse piogge molto pesanti sul levante italiano e minori sul ponente.

Un'entrata invece da Nordovest si accanirebbe in particolar modo su Val d'Aosta, Piemonte, Liguria, Toscana, Lazio e Campania con le zone liguri e dell'alta Toscana a forte rischio idrogeologico. Non resta che attendere il responso definitivo.

Rischio fenomeni intensi

Con un cambio circolatorio così repentino, la superficie dei mari molto calda, la nostra orografia e la cementificazione selvaggia, in casi come questi il rischio di fenomeni atmosferici molto intensi (alluvioni lampo, torrenti in piena, alberi e cartelli divelti per i forti venti, frane e smottamenti) è molto elevato e non mancheranno di certo le allerte degli organi preposti sul territorio nazionale. Si passerà dalla piena estate ad un principio d'Autunno in un colpo solo e l'energia in gioco pronta a liberarsi non lascia certo tranquilli.

Fine dell'estate?

Il colpo alla stagione sarà di quelli potenti e sarà arduo per il caldo tornare a fare la voce grossa. Si resetterà lo scacchiere atmosferico europeo e l'ipotesi più probabile è la distensione sui paralleli dell'anticiclone delle Azzorre, tiepido col suo respiro e foriero di instabilità pomeridiana interna ma non afoso come il famigerato Africano, che dal 2000 si è ormai impossessato stabilmente del nostro trimestre estivo (e anche di più). Probabilmente avremo un prosieguo stagionale più piacevole e più in linea con le medie. Aria quindi più tollerabile dalle categorie a rischio canicola. E' però ancora presto per conoscere gli sviluppi dopo il 15 e ci torneremo in seguito. Nel frattempo, a ferragosto, munitevi di ombrello.