Si è tenuto venerdì 12 nel Giardino Papadopoli a venezia lo "Speakers' Corner",organizzato dall’associazione “Gruppo XXV Aprile”,un momento di condivisione incentrato su unariflessione impegnata ma distesa riguardo ad unavicenda che ha destato grande preoccupazione in molti residenti della città lagunare, ovvero il bando posto in evidenza pubblicadal Comune in cui si comunica la messa in vendita dell’edificio interno al parco noto come “Casa del Custode” e si apre ad una concessione decennale l’intera area verde, ad uso esclusivo, per un massimo di quarantotto giorni l’anno.

Ad aver presentato l’unica proposta concreta fino a questo momento l’Hotel Papadopoli: 507.000 euro per l’immobile, che verrà ristrutturato e convertito ad uso ricettivo; 16.000 euro l’anno per almeno vent’anni per il settore del giardino, pari a circa 480 mq, di immediata pertinenza dello stesso; la manutenzione del Giardino in tutta la sua estensione in cambio della possibilità di organizzare in questo grande spazio non più di dodici eventi l’anno della durata non superiore a quattro giorni, per un periodo di dieci anni.

Con voce appassionata ha commentato Marco Gasparinetti, portavoce dell'associazione: "Quella di venerdì è stata una giornata straordinaria: oltre cento persone che si ritrovano per discutere pubblicamente della gestione e del futuro della propria città sono un chiaro segnale di spiccata coscienza civica, di spirito di cooperazione trasversale e di determinazione nel difendere i valori in cui si crede.

Date le circostanze abbiamo dovuto organizzare l’evento con rapidità e in un mese solitamente non indicato per questo genere di iniziative, per cui possiamo dire con entusiasmo che la risposta della comunità ha superato ogni nostra più alta aspettativa".

Essendo la chiusura del bando prevista per il 25 agosto, il “Gruppo XXV Aprile” ha dovuto strutturare l’occasione di pubblica orazione denominata “Speakers’ Corner” in tempi decisamenterapidi.

Nonostante la celerità, ha risposto all’appello più di un centinaio di cittadini, tra cui diverse figure di spicco dell’isola provenienti da ambiti tra loro differenti.

Gli interventi dello “Speakers’ Corner” presso il Giardino Papadopoli

Ad aprire le danze Alessandro Bressanello, attore e regista di cinema e teatro:"Ci troviamo oggi qui per una delibera di giunta che, purtroppo, non sarà l’ultima di una serie di decisioni che andranno nella stessa direzione.

È un segno di come la città stia andando sempre più allo sbando: il nostro amato Sindaco, nonostante la promessa di una inversione di tendenza, ha operato una serie di scelte estremamente discutibili, come quella di cui ci occupiamo oggi o la marginalizzazione del ruolo delle Municipalità”.

Proprio del Presidente della Municipalità di Venezia-Murano-Burano Andrea Martini, un successivo intervento: "Siamo indiscutibilmente di fronte ad una città che soffre. È in corso un processo di spopolamento accentuato: Venezia sta diventando una città-museo disegnata su misura per i turisti, sta diventando una vera e propria città-attrazione".

Volgendo lo sguardo al futuro il giornalista Sebastiano Giorgi afferma: "La speranza risiede nella ricerca di una saldatura sociale, sia tra generazioni, sia tra cittadini con visioni politiche diverse: dobbiamo anteporre alle prospettive di parte un pragmatismo che miri a stimolare le soluzioni per Venezia dall’interno della città".

A commentare l’intera giornata dello “Speakers’ Corner” Francesco Zane, rappresentante di “Generazione ‘90”, gruppo di giovani impegnati nella tutela della città in cui vivono: "È stato un incontro riuscitissimo. È doveroso prendere atto del rischio che la vicenda del Giardino Papadopoli comporta: in un contesto in cui l’Unesco mette in discussione la gestione del patrimonio di Venezia e in cui il Parco della Laguna Nord è già stato soppresso, la concessione di un’area verde ad un albergo può risultare un pericoloso precedente".