Il telescopio della Nasa Hubble continua a far parlare di se nonostante le voci di una prossima dismissione. L’ultima scoperta arriva da una stella gigante rossa distante circa 1.200 anni luce da noi e con una temperatura di 9.400 gradi centigradi. Dopo 11 anni di investigazione del sistema “V Hydrae”è stato scopertoche, almeno negli ultimi 400 anni e con una cadenza ciclica di otto anni e mezzo, questa stella si trasforma in un vero e proprio cannone al plasma.

Cos'è lastella “V Hydrae”

Le emissioni di queste bombe diplasma risultano essere così rapide da poter percorrere la distanza dalla Terra alla Luna in meno di mezz’ora.

Gli astronomi spiegano che le giganti rosse come quella in questione sono in realtà delle stelle morenti che si gonfiano a causa della perdita della massa combustibile e quindi della loro gravità interna. Anche il nostro Sole, ormai a metà del suo ciclo vitale, un giorno sarà destinato a diventare una giganterossa, con un'espansione che potrebbe spingersifino all’orbita terrestre.

Arma degli alieni? No, fenomeno naturale

Dopo anni di studio e ricerche, è stato ipotizzatoche questa strana stellaabbiain realtà una compagna che le orbita molto vicina. La stella gemella ogni otto anni e mezzo entrerebbe letteralmente nella corona della gigante rossa e ne assorbirebbe della materia. Questo fenomeno però avviene in modo molto particolare, dovuto alla rotazione degli astri sul proprio asse: questo crea una sorta di anello di plasma intorno alla stella più piccola.

La velocità di questo anello nel processo di assorbimento della materia per la piccola compagna diventa così forte da provocare il lancio nello spazio di vere e proprie bombe di plasma con temperature superiori a quelle del nostro Sole. Fortunatamente, graziealla distanza che ci separa da queste stelle, questo fenomeno non costituisce un pericolo per la vita sul nostro pianeta: l’immensità dell’universo e letemperature prossime allo zero assoluto dissipano le radiazioni e il calore già dopo pochi anni luce dal luogo del lancio.Il fenomeno era stato avvistato in un primo studio fatto tra gli anni 2002 e 2004, ma solo ora il telescopio Hubble è riuscito a catturare le immagini dell’evento mentre si produceva, rivelando così quanto lo spazio riservi ancora molte incognite ed eventi affascinanti per scoprire.