Gli scienziati americani del Dipartimento di Energia degli Stati Uniti hanno sviluppato una tecnica che consente di ricavare il greggio dalle acque nere. Questa nuova scoperta è stata definita "Liquefazione Idroelettrica", e consiste nell'imitare le condizioni geologiche della Terra. Gli esperti assicurano che quello che al pianeta è costato milioni di anni, si potrà ricreare in pochi minuti. In sostanza, si tratterebbe di ricavare petrolio dalle cloache - quindi combustibile - nonostante la reazione immediata possa essere un conato di vomito.

Materia prima infinita

Le cruente guerre in nome del "santo petrolio", in futuro potrebbero finalmente finire. E se è vera l'espressione: "finché c'è vita, c'è la materia prima a portata di mano per produrlo", magari si va nella direzione giusta.

Gli uomini del Laboratorio Nazionale del Nord Ovest del Pacifico ne sono convinti, e affermano che per raggiungere questo risultato è necessario dapprima mescolare bene il fango di materia organica trovato nelle acque nere, e dopo un'accurata raccolta, pressurizzare la melma ad almeno 500 kg per centimetro cubo. Successivamente va depositata in silos ad alte temperature. Il risultato? Un prodotto molto simile al greggio che conosciamo. La nuova bio massa di alta qualità può essere raffinata con le tradizionali tecniche per il ricavo dei combustibili, in primis benzina e gasolio.

Grasso e carbonio

Solitamente, alla fine del trattamento delle acque reflue, la melma contenente residui tossici e pericolosi viene smaltita dopo un ulteriore processo di depurazione. Ed proprio qui che gli scienziati americani hanno scoperto la forza del nuovo bio greggio: nelle componenti di grassi e di carbonio. I responsabili della ricerca sostengono che i grassi contenuti nei residui delle feci facilitano la conversione di tutti i materiali trovati nelle fogne.

Il secondo fattore principale del processo consiste nella possibilità di recuperare la ricca concentrazione di carbonio riscontrato. Chissà se dalla necessità di depurare le acque nere si potrà trarre un beneficio economico e ambientale?