È stata pubblicata pochi giorni fa, la XIII edizione del rapporto Ecosistema Urbano 2016, una relazione sullo stato di salute delle città italiane, che prende in esame una serie di indicatori previsti, in termini di Ambiente, e, in generale, qualità della vita. Purtroppo, il rapporto realizzato da Legambiente in collaborazione con l’istituto di ricerca Ambiente italia e del Sole 24 ore mette in evidenza la solita Italia a due velocità. Il centro nord, che migliora sull'anno precedente ed offre servizi comunque accettabili ed un centro sud sempre in ritardo su questioni di qualità della vita e servizi offerti ai cittadini.
Con le dovute eccezioni.
Sul podio Macerata, Verbania e Mantova
Tra le prime dieci città più virtuose non trova posto nessun grande centro urbano e infatti, in vetta alla classifica troviamo Macerata, seguita da Verbania e Mantova. La nota dolente riguarda la quasi totale assenza delle città del sud nelle prime venti posizioni ad eccezione di Foggia e Oristano, mentre nelle ultime cinque posizioni, troviamo Frosinone e ben quattro città meridionali: Palermo, Siracusa, Caserta e ultima, Vibo Valentia.
Nel convegno di presentazione tenutosi a Bari, il 14 novembre scorso, alla presenza di autorevoli relatori, quali Rossella Muroni (Presidente nazionale Legambiente), Antonio Decaro (Sindaco di Bari e Presidente Anci), e Romano Carancini (Sindaco di Macerata), è stato ribadito che le responsabilità, allo stato di fatto, sono da ricercarsi, principalmente, nell'immobilismo degli amministratori locali.
Il rapporto di Legambiente vede premiata la Città di Macerata, grazie ai dati relativi alle polveri sottili, alla raccolta differenziata dei rifiuti e, dato assoluto, all'alta incidenza, in percentuale, delle fonti rinnovabili. Le città meridionali, quando non si tratta di grossi centri hanno sempre dati accettabili per ciò che riguarda la qualità dell'aria e l'energie rinnovabili (grazie alle innumerevoli installazioni finanziate) ma poi devono fare i conti con la gestione disastrosa del trasporto pubblico, dei rifiuti e delle reti idriche, quasi sempre vecchie e in dispersione.
La Classifica generale
1) Macerata 76,48%
2) Verbania 76,38%
3) Mantova 70,51%
4) Trento 69,65%
5) Bolzano 69,55%
6) Parma 67,76%
7) Belluno 67,69%
8) Oristano 67,31%
9) Cuneo 66,82%
10) Savona 64,54%
11) Pordenone 62,39%
12) Gorizia 62,00%
13) Ravenna 61,57%
14) Lecco 61,37%
15) Ascoli Piceno 61,35%
16) Foggia 60,65%
17) Perugia 60,59%
18) Teramo 60,51%
19) Isernia 60,15%
20) Cremona 60,00%
21) La Spezia 59,70%
22) Brindisi 58,68%
23) Treviso 58,43%
24) Pisa 58,38%
25) Benevento 57,55%
26) Ancona 57,13%
27) Ferrara 56,99%
28) Biella 56,92%
29) Udine 56,90%
30) Bergamo 56,86%
31) Sassari 56,58%
32) Rimini 56,48%
33) Cosenza 56,39%
34) Nuoro 56,10%
35) L'Aquila 55,82%
36) Piacenza 55,62%
37) Aosta 55,50%
38) Siena 55,03%
39) Padova 55,00%
40) Pesaro 54,95%
41) Sondrio 54,64%
42) Avellino 54,56%
43) Pavia 54,40%
44) Reggio Emilia 54,36%
45) Livorno 54,05%
46) Enna 53,96%
47) Forlì 53,86%
48) Terni 53,03%
49) Asti 52,93%
50) Venezia 52,37%
51) Salerno 51,52%
52) Cagliari 51,25%
53) Ragusa 51,19%
54) Rieti 51,08%
55) Chieti 50,62%
56) Bologna 50,60%
57) Trapani 50,20%
58) Novara 49,99%
59) Grosseto 49,96% 60) Rovigo 49,87%
61) Vercelli 49,86% 62) Alessandria 49,69%
63) Crotone 49,64%
64) Trieste 49,09%
65) Lodi 49,01%
66) Imperia 48,95%
67) Firenze 48,77%
68) Arezzo 48,68%
69) Caltanissetta 48,67%
70) Genova 48,52%
71) Latina 48,04%
72) Campobasso 47,43%
73) Milano 47,26%
74) Prato 46,48%
75) Verona 45,97%
76) Pistoia 45,70%
77) Varese 45,53%
78) Lucca 45,41%
79) Reggio Calabria 45,20%
80) Vicenza 44,38%
81) Modena 43,98%
82) Napoli 43,56%
83) Brescia 43,11%
84) Bari 43,09%
85) Roma 42,74%
86) Como 42,05%
87) Potenza 41,22%
89) Massa 40,68%
90) Messina 40,02%
91) Monza 39,46%
92) Viterbo 39,37%
93) Torino 39,33%
94) Matera 39,30%
95) Pescara 39,02%
96) Catanzaro 37,53%
97) Catania 36,60%
98) Agrigento 33,01%
99) Taranto 32,92%
100) Siracusa 31,34%
101) Caserta 31,16%
102) Palermo 30,86%
103) Frosinone 30,55%
104) Vibo Valentia 29,16%