Col passare dei giorni l'estate del 2017 vuole assumere i connotati di una delle più calde di sempre, un trend "degenerativo" che sembra ormai consolidarsi in questi anni 2000. Solo due giorni fa celebravamo le temperature record, di oltre +46°C, raggiunte in Sicilia nei dintorni del siracusano. Ma ieri in Spagna si è fatto pure di peggio, tanto che in alcune località del sud si sono registrate temperature da record di ben +47°C all'ombra. Fra tutti spiccano i +46,8°C registrati all'aeroporto di Cordoba, nuovo record assoluto di caldo per la città, e i più impressionante +47,3°C di Montoro, sempre nella provincia di Cordoba, che stabiliscono una delle temperature più alte finora mai registrate in Europa.

Da diversi anni nel sud Europa non si osservavano valori termici così estremi, ad un passo dal record di caldo assoluto europeo stabilito con i +48°C in un quartiere di Atene il 10 luglio 1977. Valore in realtà superato dalla cittadina siciliana di Catenanuova nell'ondata di calore dell'agosto 1999, dove si arrivò a ben +48,5°C, ma che non venne validato dall'Organizzazione Mondiale della Meteorologia perché la stazione meteorologica, non essendo inserita nella rete nazionale, non era a norma.

Sempre ieri, in Spagna, almeno una ventina di città hanno superato il muro dei +40°C +42°C all'ombra, incluse le cittadine di montagna. Persino nell'area di Madrid il termometro è riuscito a spingersi ben oltre i +40°C.

Il caldo molto forte, per non dire straordinario, ha prodotto anche tanti disagi alla popolazione. In molti hanno accusato colpi di calore, riempendo i pronto soccorsi di numerosi ospedali.

L'origine di questa eccezionale ondata di calore

Questa potente ondata di calore che ha colpito la Spagna sarebbe da imputare, stavolta, ad una notevole risalita verso nord del "torrido" anticiclone africano.

Invece di sostare col proprio baricentro principale sopra le immense distese desertiche del Sahara una costola di questo anticiclone è riuscita a spingersi, tramite il Marocco, fino alla Spagna e al mar di Alboran, spingendo su questi masse d'aria estremamente calde partite dagli "arroventati" deserti del Magreb.

La spinta verso nord sarebbe stata sollecitata da una intensificazione del "monsone africano" che quest'anno è stato in grado di apportare precipitazioni sopra la media su diverse aree del Sahel, fino alle porte del Sahara.

Generalmente molto raramente, solo in singole occasioni, l'anticiclone africano riesce a sollevarsi con tutto il suo baricentro fino al cuore del Mediterraneo. Quando capita, come successe nel 1999, 2003, 2007, si porta dietro ondate di calore davvero "eccezionali", in grado di persistere per diverse settimane.